Dopo la domenica di festa, riprendono oggi i lavori del Sinodo straordinario sulla famiglia che si concluderanno il 19 ottobre con la Messa per la beatificazione di Paolo VI presieduta da papa Francesco in Piazza San Pietro.
Bergoglio, la settimana scorsa, aveva indicato come condizione per una vera “sinodalità” il “parlare chiaro” e “dire tutto ciò che si sente”, e “al tempo stesso ascoltare e accogliere con cuore aperto ciò che dicono i fratelli”.
Il Pontefice aveva invitato i vescovi a non aver paura di tali atteggiamenti, giacché il Sinodo “si svolge cum Petro e sub Petro”, e la presenza del Papa è garanzia per tutti.
Un invito, quello di Francesco, pienamente accolto dai vescovi, come ha detto il segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, in un’intervista a “L’Osservatore Romano”, facendo il punto sul calendario della seconda settimana e sul bilancio della prima.
“Abbiamo ascoltato tutti quelli che hanno chiesto di intervenire – ha detto – ben 180 interventi programmati e 85 nello spazio riservato a quelli liberi. In totale, 265 interventi nel rispetto scrupoloso dei tempi, tanto che è avanzata un’ora e mezza”. “Lunedì – ha proseguito il porporato – ascolteremo la relazione post disceptationem, poi dal pomeriggio nei dieci circoli minori si prepareranno i modi, cioè le integrazioni al testo, così da arrivare giovedì alla loro presentazione in aula”. “Da qui – ha aggiunto – si arriverà al documento finale di questa assemblea, la Relatio Synodi, che sarà votata sabato e quindi verrà consegnata al Papa”.
Baldisseri ha tenuto a sottolineare che i tempi sono stati fin qui rispettati alla lettera. Al punto che il Papa in tono scherzoso, come riferito dal porporato, per ringraziarlo della puntualità gli ha detto: “Lei ha un orologio svizzero”.