“Saluto i partecipanti al Convegno organizzato dai Silenziosi Operai della Croce” ha detto papa Francesco alla fine dell’Udienza generale che ha tenuto il 28 gennaio in Aula Paolo VI.
L’incontro con il Santo Padre ha concluso il Convegno Sacerdotale dal titolo “La nuova evangelizzazione alla luce dell’Evangelii Gaudium” iniziato lunedì 26 presso la Direzione generale dei Silenziosi Operai della Croce a Roma.
Tre giorni di incontri, approfondimenti e preghiere per discutere sulle parole di Papa Francesco “La Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo”.
Durante l’Udienza, il Santo Padre ha ripreso le sue catechesi sulla famiglia, ponendo l’accento sulla parola “padre”. “Una parola – ha detto – più di ogni altra cara a noi cristiani, perché è il nome con il quale Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio: Padre. Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profondità proprio a partire dal modo in cui Gesù lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dell’intimità di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da Gesù, è il cuore della nostra fede cristiana”.
“Ora – ha aggiunto – in questo cammino comune di riflessione sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunità cristiane che dobbiamo essere più attenti: l’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri. E’ più profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovani”.