Sì, Grazia e Fede furono per il beato Luigi Novarese, la base della sua esistenza, comunicazione ed esempio ricevuto dalla sua coraggiosa madre Teresa Sassone… quella “bella atmosfera” che un tempo era molto presente nella famiglia e da cui tutti traevano forza e motivo per vivere un “quotidiano” non facile…; da che mondo è mondo, si sa, luci e ombre si alternano per ogni esistenza… e quella “bella atmosfera” fa la differenza!
Egli sperimentò, durante la permanenza negli ospedali, la carenza di una presenza e di un pensiero spirituale; lo Spirito Santo, attraverso le richieste della Vergine a Lourdes e a Fatima, gli ispirò il CVS, una vocazione che unisce alla Passione di Cristo per santificarci e per rispondere alle richieste della Vergine Santa di preghiere e penitenza per la conversione delle anime.
Furono ancora Grazia e Fede a ispirargli di indire un corso di Esercizi spirituali nel settembre 1952 ad Oropa, idea giudicata fuori dal comune anche dal clero, ma non per gli ammalati che vi parteciparono: erano i primi iscritti tra i CVS e i Silenziosi Operai della Croce. Il salutare effetto all’anima dei 48 partecipanti, li indusse a chiedere subito un luogo più idoneo per gli esercizi per persone con marcati limiti fisici… con tanto di colletta, in quel momento di 9.200 lire, e scelta anche del nome della costruzione: Casa “Cuore Immacolato di Maria”.
Tutto ciò è più che noto, ma è bello ricordare assieme l’antefatto che ci fa ripercorrere ricordi e avvenimenti importanti e fondamentali per consolidarci nella volontà e nella consapevole gratitudine al Signore. L’oggi: sessantaquattro stagioni degli esercizi alla Casa “Cuore Immacolato di Maria”, aggiungendo i quattro anni all’Ospizio Barbieri di Re, perché lì si svolsero mentre si erigeva la Casa.
Già nel successivo mese di dicembre 1952, il giorno 8, mons. Novarese convocò a Roma persone qualificate per trarre la dovuta risposta alla richiesta. Il responso fu un “sì” deciso: “Si deve fare la Casa”. Dove? Un benefattore di Novara presente suggerì il luogo: Re, in Val Vigezzo, con il suo bellissimo erigendo nuovo Santuario alla Madonna del Sangue.
Monsignor Novarese la sera del 26 dicembre 1952 era già a Re. Prese ospitalità all’Ospizio Barbieri. Da Novara era giunto anche il benefattore comm. Vaccarino. Il Beato Novarese dal corridoio del secondo piano si affacciò alla finestra e vide un ampio spiazzo innevato e illuminato dalla luna. Si pose la domanda: “Faccio bene a costruire qui la casa?”. Poi rifletté: “Qui la Madonna è stata offesa, questo è dunque il posto giusto per vivere la riparazione”.
Il posto è bello e accogliente, a ridosso della Svizzera: un’apertura verso l’Europa !
Così nacque e crebbe questa grande costruzione che si presenta dopo la curva, venendo da Domodossola, all’ingresso del paese, una costruzione con nove piani e 134 camere. Fu chiesto a Sorella Elvira, dopo il 2000, come mai Monsignore costruì una realtà così grande. Rispose: “Egli considerò che se fossero venute tante persone, tutte avrebbero dovuto trovare accoglienza”.
Grande e bella prospettiva. Di fatto, molte ma molte volte si verificò la totale copertura degli allora 300 posti letto e più tardi, per qualche anno si aggiunsero i 50 posti di casa “S. Cuore”, ex caserma in piazza a Re.
Tutto opera della Vergine Santa e dei pionieri “seminatori di speranza” che diffusero l’apostolato e il risultato oggi, sommando le presenze dal 1960 al 2014, è di duecentocinquemila partecipanti ai corsi. Ora la capienza della Casa è ridotta causa la realizzazione dei servizi completi in ogni camera.
Stiamo andando verso il quarto anno dell’attività aggiunta della RSA, che si svolge al quinto piano: venticinque ospiti residenziali. Anche questo è un vissuto carismatico che si realizza nell’Associazione con la LSM e il CVS. Un ausilio alle varie prove della vita terrena, nel corpo e nello spirito; un unico e indissolubile connubio che fa della persona fatta a immagine di Dio, una realtà di Corpo mistico e di Chiesa.
Ancora la realtà della Grazia: le vocazioni dei Silenziosi Operai della Croce sono scaturite dai FDA (fratelli degli ammalati) presenti con gli ammalati delle loro diocesi. Di tutti noi, Silenziosi e non, chi conosceva Re? Fu per ognuno la consolante scoperta di un luogo santificato da un prodigioso evento mariano. Chi sale quassù percepisce subito come un approdo dalla tempesta e dal mondo che fugge e sfugge il richiamo dell’anima; si sale quassù per alimentare la fede, la speranza, la carità.
In questo nuovo anno sociale 2015 il CVS di Bologna ha diffuso dei foglietti, nel retro il discorso di papa Francesco all’Udienza CVS e davanti una “proposta”: fai fare le ferie alla tua anima… partecipando agli Esercizi spirituali a Re! Formidabile invito e consiglio!
Il gelido inverno ha ormai lasciato il posto alla primavera. La Comunità vive le varie attività di preparazione ai corsi, mentre, all’esterno, la struttura per il nuovo ascensore ha raggiunto il sesto piano. Tra poco riprenderà il cantiere e sarà presente ancora per tutto il 2015. Per la Comunità ogni passaggio ai piani, ogni percorso nella Casa non è un “riprendere il filo…”, ma rivivere col cuore e la mente volti e ricordi che ci spronano e galvanizzano la gioia, presagio del nostro fraterno incontro con la famiglia CVS, rendendoci sempre più consapevoli di una immensa gratitudine a ciascuno… e alla Provvidenza che ci ha elargito il contributo e il dono da sempre dell’aiuto e presenza dello “stage”, a sostegno di tutti!

Marisa Basello