Sono 12 i laureati in Terapia Occupazionale che hanno discusso le tesi presso la Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” di Moncrivello, Vercelli.
I laureandi hanno svolto il giorno precedente la prova pratica abilitante alla professione, mentre il 12 novembre, alle ore 11, si sono ritrovati nell’Aula Magna situata nel Complesso del Trompone per discutere le tesi. A giudicarli è stata una commissione presieduta dal professor Francesco Landi, presidente del Corso di Laurea in Terapia Occupazionale, dalla dottoressa Renata Spalek, direttrice del Corso di Laurea e composta da altri sei docenti. Presenti alla giornata, il Rappresentante del Ministero della Salute Pasquale Santoro e le dottoresse Sonia Senatore e Gabriella Casu, Rappresentanti dell’AITO, l’Associazione Italiana Terapia Occupazionale.
Ecco i nomi dei 13 laureati: Stefania Actis Grande di Chivasso, Martina Beccati di Bioglio, Biella, Stefania Bona di Novara, Martina Borretti di Domodossola, Daniela Converso e Giulia Mottino di Cigliano, Martina Rita Fava di Settimo Torinese, Giulia Mecca di Trino Vercellese, Camilla Mussetta di Lombardore, Torino, Sara Scalarone di Ivrea, Victor Ugo Stoppani di Rivoli, e Anna Vittone di Chivasso.
Fortemente voluto dai Silenziosi Operai della Croce, il corso universitario fa capo all’Università Cattolica del Policlinico Gemelli di Roma, dura tre anni e si articola in sei semestri con lezioni frontali e tirocini.
“I ragazzi che hanno conseguito il diploma di Laurea – ha spiegato la direttrice del corso Renata Spalek – svolgeranno la loro professione all’interno di strutture sanitarie, socio-sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale e lavoreranno nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici e psichici, sia con disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, manuali – rappresentative e ludiche della vita quotidiana”.
I numeri sono incoraggianti. Dal 2005, infatti, anno dell’inaugurazione, l’87 per cento dei laureati presso il corso di Moncrivello hanno trovato impiego in strutture sanitarie.