Fin dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco ha dimostrato una certa attenzione per la medicina, basti pensare alla definizione, ormai celebre, della Chiesa intesa come un “ospedale da campo”. E’ anche per questo dunque che l’Università di Salerno, ha deciso di conferire a Bergoglio “Una laurea honoris causa in Medicina”, meritata “per le sue doti di medico delle anime”.
A dare l’annuncio è stato il rettore Aurelio Tommasetti insieme a Mario Capunzo, direttore del Dipartimento di medicina, chirurgia e odontoiatria Scuola medica salernitana, durante un convegno, tenutosi la settimana scorsa, dal titolo “Umanizzazione della medicina. Curare e prendersi cura”, promosso dall’Associazione medici cattolici italiani (Amci) con il Dipartimento di medicine e chirurgia dell’ateneo salernitano e l’Ordine dei medici di Salerno.
Un altro punto di contatto con il beato Luigi Novarese che, durante gli anni trascorsi nel sanatorio a causa dalla malattia, aveva capito l’importanza di una medicina più umana che si prendesse cura del paziente nella complessità della persona.
“Novarese – spiega Mauro Anselmo, biografo di Novarese – insegnava ai sofferenti che l’incontro con il Signore cambia l’esistenza del malato che trasforma la propria sofferenza in amore per gli altri. Questo incontro investe la persona totale in corpo e anima. Con Cristo l’infermo recupera la speranza, supera la compassione di se stesso, ritrova uno slancio nuovo nell’affrontare la malattia. Oggi anche la medicina concorda con l’insegnamento di Novarese: la fede può diventare una risorsa importante per il malato”.