Vorrei proporvi un breve percorso di riflessione a partire dagli Oremus, dalle preghiere della Santa Messa propria del Beato Luigi Novarese.

La preghiera di Colletta
Dio di infinita tenerezza, che nella Croce del tuo Figlio, hai redento l’uomo dal peccato e dalla morte, fa’ che sull’esempio del tuo servo, il beato Luigi Novarese, sappiamo trasformare il peso del dolore in fervida preghiera per la salvezza del mondo, come la Vergine Maria ai piedi della Croce.

Preghiera sulle offerte
Con il pane e il vino, Signore, deponiamo sul tuo altare la nostra umanità fragile e ferita perché, l’intercessione del beato Luigi Novarese, ci ottenga di unirla al sacrificio della tua Croce, sorgente della nostra salvezza.

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione al mistero della redenzione, Signore, ci aiuti, sull’esempio di Cristo, a saper guardare il mondo dall’alto della Croce perché, anche chi vive la sofferenza del corpo, si senta chiamato a collaborare alla salvezza di ogni uomo.

Le tre preghiere, come vediamo, fanno riferimento alla Croce. La Croce di Cristo, letta non solo come esperienza di sofferenza, ma soprattutto come segno di amore senza condizione, da parte del Padre e del Figlio. La croce degli uomini che, ancora una volta, non può denominare ogni malattia o sofferenza ma solo quella che riconosciamo come strumento di bene perché al servizio della vita degli altri.
In questo modo può cambiare la nostra visuale, il punto di osservazione diviene più grande di quello alla nostra portata: si tratta di esercitarsi a guardare il mondo e la vita dal punto di vista di Dio, dal punto di vista della Croce/Amore.
Nello stesso tempo, la Croce di Cristo è chiamata anche “sorgente di salvezza”. Quando siamo affaticati e oppressi abbiamo un luogo a cui recarci e da cui essere ristorati. Qui, la nostra umanità, fragile e ferita, può ricevere salvezza e vocazione.
La salvezza del mondo è ricordata nelle tre formule di preghiera. E, alla fine, è questo il vero scopo della esistenza, nostra come lo è stata di Cristo: perché gli uomini abbiano vita e vita in abbondanza.

Nelle tante difficoltà che incontriamo nell’attuazione dell’apostolato, ricordiamo di essere chiamati, anche noi come Luigi Novarese, a “collaborare alla salvezza di ogni uomo”. Un compito che Dio ha voluto condividere con noi!
Possiamo accoglierlo e svolgerlo con semplicità e fiducia.

 

Memoria liturgica