«L’Idroterapia è una straordinaria opportunità – ha spiegato il dottor Caludio Solaro, primario della Casa di cura “Mons. Luigi Novarese” – perché, sfruttando l’acqua come prezioso elemento riabilitativo, dà la possibilità a determinati pazienti a compiere dei gesti che altrimenti non potrebbero fare».
A tagliare il nastro, dopo la benedizione dei locali da parte del vescovo Arnolfo, è stata sorella Lully Nisco accompagnata da don Janusz Malski che ha ricordato l’importanza del pensiero del nostro padre fondatore, ponendo l’attenzione in modo particolare sulla cura della persona intesa come unione di corpo e spirito.
Durante la giornata è stata anche inaugurata una stanza per la neuroriabilitazione intitolata a Teresa Cerutti Novarese, nipote di Monsignore, alla presenza dei figli.