Si è appena concluso nella Casa madre dei Silenziosi Operai della Croce, a Valleluogo di Ariano Irpino (AV) l’Assemblea ordinaria per rinnovare il Consiglio dell’Associazione fondata nel 1950 dal beato Luigi Novarese (1914, Casale Monferrato – Rocca Priora 1984).
“Vogliamo continuare a prenderci cura della freschezza del nostro carisma – spiega don Janusz Malski, 61 anni, polacco, rieletto per la seconda volta Moderatore generale – per non perdere ciò che è essenziale. I Silenziosi Operai della Croce animano l’apostolato tra gli ammalati e sono responsabili del lavoro del Centro Volontari della Sofferenza, realizzando così la visione del nostro Padre e Fondatore: rendere i malati protagonisti di un nuovo apostolato come evangelizzatori del mondo, testimoni del Cristo Risorto e soggetti attivi nella vita della Chiesa».
Il tema che li ha accompagnati in questi giorni di discernimento e di preghiera è stato “Siamo discepoli missionari”. A guidare le riflessioni, il confratello cardinal Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo. “Le nostre vite riprendono vitalità solo se sono riflesse di Cristo – ha detto Romeo nell’apertura dei lavori dell’Assemblea. Ciascuno di noi conosce la propria storia e sa come nella nostra vita tante volte siamo stati travolti dal nostro peccato che nasce dal chiudersi in se stessi. Dobbiamo quindi ricercare quotidianamente il disegno che Dio ha su di noi. Lui ci fa conoscere la vigna e ci ricorda che siamo suoi operai”.
Questi i nomi e i ruoli del nuovo Consiglio: don Janusz Malski, Moderatore generale; Anna Maria Manganiello, Responsabile del ramo femminile; don Marco Castellazzi, Vice responsabile del ramo maschile; Anna Maria Lanari, Vice responsabile del ramo femminile, Angela Petitti, Responsabile dell’Apostolato; Mara Strazzacappa, Responsabile socio sanitario; Giovanna Bettiol, Economa, don Cristian Catacchio, Consigliere per la vita in famiglia.
Al nuovo Consiglio dei Silenziosi Operai della Croce
Come CVS Salerno abbiamo pregato per voi. Che Dio benedica e illumini col suo Spirito i responsabili dei diversi rami e per intercessione della Beata Vergine Maria e di tutti i Santi Patroni ci aiuti a rendere sempre nuovo ed entusiasmante il carisma donatoci dal Beato Novarese.
Il mio augurio personale è che come famiglia associativa non chiudiamo gli occhi rispetto ai diversi problemi presenti al nostro interno per poterli affrontare e risolvere con l’aiuto di Dio. Un altro auspicio è che sappiamo insieme trovare modalità per esprimere e testimoniare in maniera nuova ed adeguata il nostro carisma in una società in continuo e rapido cambiamento. Le persone disabili e tutti quelli che vivono le svariate forme di sofferenza non sono più quelle del tempo in cui è nato l’apostolato. Dobbiamo calarci nella realtà di oggi se vogliamo parlare loro efficacemente. Mi permetto di ricordare le parole dette da San Giovanni XXIII nell’indire il Concilio Vaticano II: “…occorre che questa dottrina certa ed immutabile, alla quale si deve prestare un assenso fedele, sia approfondita ed esposta secondo quanto è richiesto dai nostri tempi. Altro è infatti il deposito della Fede, cioè le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina, altro è il modo con il quale esse sono annunziate, sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione. Va data grande importanza a questo metodo e, se è necessario, applicato con pazienza; si dovrà cioè adottare quella forma di esposizione che più corrisponda al magistero, la cui indole è prevalentemente pastorale.”.
Nulla togliere dunque al carisma fondativo ma sforzarsi per tradurlo perche’ possa essere compreso dall’uomo di oggi.
Ancora auguri e buon lavoro a tutti. In unione di preghiera e con sincero affetto Elena Giuliano
Ciao Elena
grazie del tuo scritto, delle tue preghiere e del tuo affetto. Accogliendo il tuo augurio, spero, almeno per quanto mi riguarda, di riuscire a trovare le lenti giuste da mettere ai miei occhi, al mio cuore e al mio agire, convinta come te che c’è bisogno ed è possibile tradurre il nostro carisma, oggi, senza togliere niente.
Un carissimo abbraccio a te
Giovanna