Prima di scrivere un ricordo di sorella Maddalena, vorrei esprimere il mio dolore profondo per la sua perdita.
Di lei vorrei idealmente scattare una fotografia che sia ricordo del nostro primo incontro e dei momenti belli condivisi insieme: una fotografia di quelle che si riguardano con nostalgia.
Era difficile entrare nella sua confidenza, ma uno sguardo più attento riusciva a percepire la sua voglia di vivere una vita piena e significativa.
Nel 1974 conobbe il Centro Volontari della Sofferenza. Dopo il pellegrinaggio di Lourdes di quell’anno, ci ritrovammo io, Giuliano Bettera e lei. Diventammo inseparabili e cominciammo insieme l’avventura delle nostre mete domenicali dove al centro di tutto c’erano gli ammalati. Con loro si condividevano pensieri, opinioni, preoccupazioni, ma era la voglia di stare insieme che spiccava sopra tutto. Ricordo durante i viaggi in macchina, interminabili discussioni e risate, lunghe giornate di sole a farci compagnia e a farne agli ammalati.
Maddalena e Giuliano ebbero la delicatezza di non farmi mai sentire diversa da loro e in quegli anni era difficile includere una persona disabile nella propria vita.
Ci siamo sempre sentiti fratelli, non solo degli ammalati, eravamo talmente uniti. Giuliano silenziosamente ascoltava, e lei lanciava idee stimolanti, mi pungolava parecchio.
Fino a quando tutto questo non le è più bastato e cominciò a farmi domande pressanti sulla Comunità. Potevo solo darle impressioni esterne, poi davanti al suo incalzare mi sono sentita impotente ed ebbi l’intuizione di chiedere a don Remigio Fusi di intervenire. Finalmente la vidi quietarsi.
Sappiamo com’è andata a finire: lei si è consacrata alla Madonna.
Per me non fu un periodo facile. Nel 1976 lei e Giuliano decisero di fare esperienza di Comunità ed io, che li sentivo anche miei, ebbi paura di perdere la mia possibilità di continuare l’apostolato: un apostolato che sentivo completamente mio. Così non fu. Maddalena era una persona intelligente, di azione totalmente diretta, sincera e sensibile. A lei il mio grazie.