L’Ancora: n. 4 – aprile 1957 – pag. n. 1-5

Accanto alla devozione del Cuore di Gesù — devozione necessaria e bella perché dilata il nostro cuore alla speranza — consideriamo la devozione al Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria Santissima.
L’oggetto della devozione al Cuore di Gesù è duplice:
a) il Cuore dell’Uomo-Dio, fisicamente considerato quale centro propulsore della sua vita umana e oggetto di adorazione in virtù della Sua unione ipostatica;
b) il Cuore dell’Uomo-Dio, quale simbolo del Suo amore misericordioso verso di noi, racchiuso nel Cuore, come centro di tutti gli affetti.
Anche nella considerazione del Cuore Immacolato di Maria duplice è l’oggetto:
a) cuore corporale della Madre di Dio, racchiuso nel Suo petto verginale, degno della massima « venerazione », come il Cuore della Madre di Gesù.
b) cuore spirituale di Maria Santissima, quale centro di tutti i doni ricevuti da Dio, capolavoro creato dall’infinita sapienza dell’Eterno Padre, simbolo degli affetti che la Vergine Immacolata nutre verso Dio e verso di noi.
S. Giovanni Heudes scrive: “Ciò che vi è di più ammirevole in Maria è il Suo Cuore Verginale. Esso è un mondo di meraviglie, un oceano di prodigi, un abisso di miracoli; il Suo cuore è il principio e la fonte di tutte le cose rare e straordinarie che vi sono in questa gloriosa Principessa: Omnis gloria Filiae Regis ab intus” ». (Ps. XLIV. 14) (S. Giov. Heudes – Libro I, Cap. I).
Le due prerogative enunciate nel titolo « Cuore Immacolato e Cuore Addolorato » sono in Maria Santissima sostanziali ossia, sono da Essa inscindibili.
Fino, infatti, dalle prime linee del Santo Vangelo Maria Santissima sì presenta a noi con le prerogative di Immacolata e di Addolorata.
Per essere Madre dell’Uomo-Dio era necessario che Maria Santissima fosse perennemente vittoriosa sul demonio, affinché il trionfo della Madre fosse anche decoro del Figlio, e potesse Ella con il Suo piede verginale schiacciare la testa del nemico dell’umana natura.
Ecco quindi apparire così a noi Maria Santissima fin dall’inizio della Creazione:
« Porrò inimicizia tra te e la Donna, tra il seme tuo e il scuse di Lei. Essa ti schiaccerà la testa ».
L’Angelo, apparendo a Maria per il mistero dell’Annunciazione, ripete le parole, che ebbe l’incarico di riferire e annuncia una pienezza di grazia, che è uno stato di fatto, da Dio attuato fin dall’inizio del di Lei concepimento:
« Ave, piena di grazia, il Signore è con Te ».
In questi termini la figura dell’Immacolata balza alla nostra considerazione e noi ne assaporiamo con gioia filiale e devota tutta la grandezza, Maria è l’unica creatura che sia stata esente dal peccato originale. Ella sola può dire, come un giorno alla Bernardetta:
« Io sono l’Immacolata Concezione ».
É questa la prima prerogativa che vediamo nella « Tutta bella », prerogativa di candore, annunciata da Dio stesso nel Paradiso terrestre, da Lui voluta ed attuata nella pienezza dei tempi e dall’Angelo solennemente dichiarata.
Questa prerogativa di Immacolata era necessaria a Maria Santissima, data la Sua speciale posizione nei riguardi di Dio, e Le è stata gratuitamente donata, come un meraviglioso manto, da Dio, in vista dei meriti di Nostro Signore Gesù Cristo. La seconda prerogativa quella di Addolorata non Le viene da Dio, ma da noi, da noi accettati da Lei come figli, benché coperti dal peccato e quindi sottoposti al castigo e al dolore. Il Signore infatti non ha creato il dolore; il dolore non è un elemento positivo e quindi non può scaturire dall’Opera di Dio. Il dolore è una lacuna, una privazione di armonia, esso è conseguenza del peccato. L’infinita sapienza di Dio poi, innalza sul piano della grazia il dolore, per trasformarlo, per renderlo da elemento passivo in elemento attivo, per renderlo mediante la Grazia accettabile, amabile, desiderabile.
Quando la Vergine Immacolata si presenta al Tempio insieme a Giuseppe per l’offerta del Suo Divin Figlio, il Vecchio Simeone, immediatamente, le annuncia la seconda prerogativa del Suo cuore: « Ecco Egli è posto per la rovina e per la risurrezione di molti in Israele e per essere un segnale di contraddizione, ed anche a Te una spada trafiggerà l’anima affinché siano svelati i pensieri di molti uomini ». La Croce per Gesù, la mistica spada per Maria Santissima ecco gli strumenti della loro passione. Come il Cuore Immacolato di Maria Santissima ci dà il riflesso di tutte le virtù inerenti al Suo stato di Immacolata, così il Cuore Addolorato di Maria Santissima ci riflette perfettamente tutte le cause della Sua sofferenza cioè i patimenti di Gesù, nelle loro cause e nelle loro circostanze che li hanno accompagnati.
E’ impossibile considerare Maria Santissima al di fuori del piano della redenzione, come è impossibile considerare Gesù senza considerarlo nel piano della Sua volontaria e cruenta offerta sul Calvario.
Il Cuore di Maria Santissima è essenzialmente un Cuore Immacolato; il Cuore di Maria Santissima è essenzialmente un Cuore Addolorato.
Queste due prerogative noi le troviamo dichiarate ed applicate nelle apparizioni della Vergine Santa a Lourdes ed a Fatima.
A Lourdes la Madonna manifesta il proprio nome alla piccola Bernardetta; a Fatima apertamente Ella parla del Suo Cuore Immacolato.
A Lourdes scorgiamo la tristezza del volto dell’Immacolata dai riflessi del volto della Bernardetta, quando la fanciulla, elevando il suo sguardo verso la nicchia dove appariva la «bianca Signora » si fece tutta triste e con gli occhi pieni di lacrime, rivolgendosi ai fedeli disse: « Penitenza, penitenza, penitenza ».
A Fatima, la Madonna, insiste sulla necessità della preghiera e della penitenza, e con materno accoramento, richiama l’attenzione dei tre pastorelli, prima facendo vedere ad essi il luogo ove precipitano i peccatori, l’inferno, poi mostrando il Suo Cuore Immacolato come lacerato da tante piaghe e circondato da una mistica corona di spine.
L’apparizione del Cuore Immacolato di Maria, è però ben diversa dall’apparizione del Cuore di Gesù. Mentre il Cuore di Gesù è circondato da spine e sormontato da una Croce, il Cuore Immacolato di Maria Santissima — nelle apparizioni a Fatima — si presenta con la corona di spine come un cerchio attorno ad esso, come ad indicare la sua mistica sofferenza.
Sofferenza per i dolori di Gesù, sofferenza per i peccatori che offendono il Signore, sofferenza per i tanti figli che precipitano nell’inferno se non si convertono.
Parlare di applicazione delle richieste della Vergine Santa senza sentirsi profondamente devoti del Cuore, Immacolato ed Addolorato di Maria Santissima vuoi dire non applicare fino alle sue ultime conseguenze l’insegnamento di Maria Santissima, vuol dire non applicare con integrità le sue parole.
Molti Santi hanno trascorso la loro vita meditando queste prerogative; parecchi Ordini religiosi sono pure sorti per diffondere queste devozioni; Maria Santissima a Lourdes ed a Fatima solennemente richiama queste due prerogative alla nostra considerazione, perché noi le consideriamo di nuovo e le facciamo nostre.
Arruolare le anime alla, sequela del Suo Cuore Immacolato per imitarlo al massimo nell’esercizio delle virtù cristiane; arruolare le anime alla sequela del Suo Cuore Addolorato per partecipare anche noi, unitamente a Maria Santissima, alla passione di Gesù, ecco il programma interno ed esterno dei Volontari della Sofferenza.
Il Sangue di Gesù ed i dolori di Maria Santissima hanno salvato l’umanità. Ancora oggi, il Sangue di Gesù ed i dolori di Maria Santissima richiamano l’umanità sull’orlo dell’abisso’ vedendo così avverarsi le belle parole pronunciate a Fatima:
« Per salvare l’umanità sono venuta a chiedere la devozione al mio Cuore Immacolato ».
Fortunati i Volontari della Sofferenza che hanno saputo fare del loro semplicissimo regolamento una base di santificazione, perché imitando il Cuore Immacolato della Madre e considerando i Suoi mistici dolori, hanno attuato in sé quanto la loro Madre Celeste è venuta a chiedere a Lourdes ed a Fatima, rendendosela così propizia.
La devozione al Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria deve essere la devozione del nostro Centro; essa deve costituire il distintivo e la divisa delle anime di buona volontà che si schierano alla sequela di Maria Santissima e che docili si pongono nelle Sue mani Verginali, per attuare in sé, almeno in parte, le sue due prerogative: la grazia che si oppone ai vizi e l’accettazione del dolore che salva l’umanità dalla perenne rovina.

L. N.