L’Ancora: n. 6 – giugno 1978 – pag. 13-16

Riunire in un breve articolo le esperienze dell’ormai tradizionale Pellegrinaggio Sacerdotale a Lourdes che si ripete da 27 anni è assolutamente impossibile e certamente si cadrebbe in luoghi comuni, che per taluni rifletterebbero retorica, sentimentalismo, tempi passati stridenti con la mentalità odierna.
E più facile raccogliere in un volume la dottrina di tutti i Vescovi, esposta in tali singolari incontri di Sacerdoti per tracciare linee sicure di vita sacerdotale, irradiata dalla fede, alimentata dall’Eucarestia, sostenuta dall’Immacolata.
Sono ormai passati tanti anni ed è andata incontro a Dio da
parecchio tempo la persona protagonista del mio racconto che
voglio narrare a comune edificazione e ringraziamento da parte di
tutti i buoni.
– Passavo un pomeriggio, dopo la funzione eucaristica, in una
delle grandi corsie del vecchio Asile.
Seduto sul letto, vicino al comodino, trovo solo, nella grande sala, un Sacerdote anziano, cieco, immerso in profondi pensieri.
Mi accosto a lui e mi informo della sua salute. Da notare che egli
non mi conosceva, nè sapeva il mio nome.
Fu l’anziano Sacerdote ad aprire immediatamente il colloquio con
me, domandandomi:
– Lei era presente all’ora di adorazione sacerdotale?
– Sì, gli risposi.
– Mi sa dire chi è che ha parlato?
– Il primo fu Sua Ecc.za Mons. Allorio, Vescovo di Pavia.
– Non è con lui che voglio parlare, mi rispose.
– Dopo di lui, continuai, parlò il Padre Venturini, fondatore dei Padri del Sacro Cuore di Trento.
– Non è nemmeno con lui che voglio parlare, mi rispose decisamente.
Compresi che la domanda celava qualcosa di serio e disilluso gli feci osservare:
– Non ha parlato più nessuno.

Prontamente egli mi contraddì, soggiungendo:
– C’è stato uno che nell’intermezzo ha detto poche parole.
– Allora sono io, risposi, che ho letto il telegramma del Papa.
Allora il Sacerdote, sentendo di poter finalmente parlare con calma, pose le mani sulle ginocchia e mi disse:
– Vede le mie condizioni? Sono cieco da parecchi anni. Una donna mi si è posta accanto per portarmi via tutto quello che ho. Sono venuto a Lourdes per domandare la grazia di liberarmi da quella donna. Sono sospeso a divinis, se mi aiutate vorrei mettermi a posto.

Naturalmente il Sacerdote fu circondato delle più premurose cure e fattivamente aiutato dal sette Vescovi che partecipavano al Pellegrinaggio e subito fu data notizia al suo Ordinario che al ritorno del Pellegrinaggio venne prontamente alla stazione di Savona per abbracciare il suo Sacerdote.
Alla stazione ci fu anche chi disse a quella donna: “Il Sacerdote è partito per destinazione che non vuoi far conoscere. Tutto quello che lei ha, se lo tenga: egli vuole essere lasciato tranquillo”.
Il caro confratello che a Lourdes aveva trovato la sua pace, visse ancora parecchi anni perseverando nei propositi e andò incontro a Dio serenamente.
L’immacolata predilige i suoi figli Sacerdoti ed è continuamente Madre che rialza, cura, salva, porta a frutto quanto Ella stessa ha seminato e fatto fiorire.

* * *

Era un parroco dell’alta Italia e da anni soffriva dl cuore e proprio a causa della sua sofferenza non poteva più svolgere Il suo apostolato.
Decise di andare incontro alla Madonna con proposito di chiederLe o di guarire, o di restare per sempre a Lourdes.
Si recò in Pellegrinaggio con il proprio vice-parroco. Dormiva in una delle antiche corsie di 40 posti letto dell’Asile.
Sia pure con riguardi aveva partecipato a tutte le funzioni degli Esercizi e del Pellegrinaggio.
Al mattino della partenza per il ritorno in Italia, alle ore 5,00, il Sacerdote sveglia il proprio vice-parroco:
– Amministrami l’Olio, degli infermi, perché mi sento di morire:
voglio essere sepolto a Lourdes, voglio restare sempre vicino all’Immacolata.
Quaranta Sacerdoti stavano silenziosamente in piedi, davanti al proprio letto, pregando per il confratello che si congedava da loro.
Mons. Allorio, Vescovo di Pavia, e Mons. Ausiello della Segreteria di Stato di Sua santità, rimasero a Lourdes per compiere il desiderio del Sacerdote defunto.
La domenica precedente, al pontificale cui avevano partecipato tutti i Sacerdoti ammalati, un diacono del Pellegrinaggio era stato ordinato Sacerdote.
Il numero dei Sacerdoti partecipanti al Pellegrinaggio era uguale anche al ritorno.

* * *

Chi sa descrivere e fissare la luminosità dei loro occhi quando, al momento del congedo dalla Grotta i Sacerdoti in barella vengono invitati a mandare, dal posto della loro immobilità, un bacio verso la statua dell’Immacolata?
Cosa da bambini?
Non credo. Sono incontri di figli con la Madre, i cui risultati si vedono soltanto in cielo.
Quanto è stato detto è soltanto uno spiraglio di quello che costantemente avviene a Lourdes nel Pellegrinaggio sacerdotale.
I miracoli d’ordine fisico hanno la loro grandissima importanza, ma essi dicono soltanto in parte quanto l’Immacolata opera nelle anime.

Sac. Luigi Novarese