L’Ancora: n. 6/7 – giugno/luglio 1955 – pag. n. 21-23

Dal titolo penseresti, caro amico, che si tratti di qualche norma igienica oppure profilattica, per rendere il tuo ambiente più salubre, più confacente all’aspettativa della tua salute.
Affatto. Non è di questo ch’e io mi preoccupo. A questo problema ci pensano i sanitari, gli infermieri, ecc.
L’ambiente sanatoriale, come già è stato altre volte detto su questa rivista, è invece molto sporco di stampa pornografica, immorale, empia, che, con tutta impunità a danno, non soltanto spirituale, ma anche materiale d’ei lettori, circola nei tuoi ambienti.
I danni della stampa immorale già te li ho segnalati un’altra volta. Se vuoi, rileggi ‘i numeri precedenti della Rivista.
Oggi, invece, ti voglio segnalare l’esempio che viene da due nazioni.
Una parola di esempio ce la dice il Canadà, l’altra il Perù.
Il sindaco di Montreal ha preso una ferma posizione contro la stampa immorale, pronunciando un fermo discorso alla nuova Amministrazione Comunale contro la licenza della stampa.
« Io voglio far sapere — così il Sindaco di Montreal — ai giornali di formazione e deformazione sessuale che i loro giorni sono contati.
Non meravigliatevi se i pubblicisti di questi fogli saranno imprigionati. E’ assolutamente vietata la pornografia nelle figure; non si può lasciare giocare i bambini con delle armi cariche. Impedire l’azione dei giornalisti senza coscienza non è fare attentato alla libertà di stampa ». Il Sindaco di Montreal ha poi invitato i giornali incriminati all’osservanza delle disposizioni ed a dare una prova di un miglioramento immediato.

L’altra parola di esempio ci viene data dal Perù. Il Presidente del Consiglio di Lima nel presentare i pericoli che lo sviluppo d’ella stampa indecente comporta nel paese, aumentando la delinquenza e l’immoralità, ricorda che la costituzione Peruviana considera atto illegale anche il deturpamento dei fini spii4tuali della Nazione.
Il Presidente indica due cammini per ristabilire la normalità:
1) una lotta senza quartiere contro gli anti peruviani, che introducono nel paese riviste pornografiche straniere;
2) un deciso appoggio agli autentici periodici impregnati di religione e di patriottismo, ispirati alle grandi norme d’ella moralità e della educazione civica.
La stampa pornografica alimentata da quaranta cinquanta irresponsabili conta circa dieci mila lettori supereccitati, tra giovani ed adulti, tra uomini e donne.
L’urgenza di porvi un limite è motivata dal fatto che essa superati gli argini della città sta dilagando nella provincia e nelle zone più remote ».
Così ci parla il Presidente del Consiglio del Perù.

Due autorità vi ho citate per convincervi che la vita non consiste nella alimentazione della fantasia già sovraeccitata e nel libero sfogo delle proprie passioni.
Il benessere della vita si ha nell’equilibrio di tutte le proprie funzioni.
Quest’equilibrio va conservato a beneficio della vita stessa.
Considerate le leggi della natura negli esseri anche irragionevoli.
Considerate il loro perfetto equilibrio in tutte le attività della propria vita e della conservazione della specie.

Il Signore, evidentemente, ha lasciato all’uomo la padronanza di se stesso, ha lasciato a lui la facoltà dell’esercizio di tutte le proprie tendenze per l’attuazione dei fini della vita stessa.
Usare della vita non vuoi dire abusare dei mezzi che la vita pone a nostra disposizione.
L’abuso si paga sempre, anche talvolta, nella salute.
Consideriamo poi l’influsso che la stampa pornografica ha in dati ambienti di ammalati.
Se consideriamo poi gli ambienti sanatoriali, l’influsso della stampa pornografica è deleterio.
La regola della pulizia morale del proprio ambiente per la conservazione e per il riacquisto della propria salute diventa un imperativo categorico a tutti gli ammalati, desiderosi di riacquistare l’equilibrio spirituale in un corpo che riacquista la sua primiera sanità.
Non illudiamoci di voler conservare un equilibrio spirituale pascolando la nostra fantasia delle immoralità che sovente vengono sottoposte ai nostri sguardi.

Gli occhi, come dice l’antico adagio, sono le finestre dell’anima. Non permettiamo che da queste finestre entrino pulviscoli infetti che poi debbano provocare infezioni in tutto l’organismo.
La lotta alla stampa immorale, perversa, empia, non è soltanto una lotta confessionale, ma è anche una lotta che serve per il riacquista della propria salute in un dominio di equilibrio della propria personalità.
Ciò che magnificamente serve per la nostra salute noi lo vediamo proclamato dalla legge della Morale, legge che avvolge e stringe tutte le creature ragionevoli.
Essere ossequienti a questa legge, non è soltanto essere ossequienti a Dio, alla Chiesa, al prossimo, ma è anche voler custodire la propria personalità in vista di una vita più sana, perfetta, utile a sé ed agli altri.
Questo è il consiglio medico che mi sono permesso oggi di richiamarti, perché vedo continuamente la stampa licenziosa che impunemente circola attorno a te.
La responsabilità tua è grande; perché tu puoi purificare il tuo ambiente.
La responsabilità di coloro che stampano e permettono che a te venga simile stampa è anche più grande della tua, perché dimenticano che tutti hanno il dovere di affiancare l’ammalata e di sostenerlo per l’acquista della salute, per l’acquisto di quel posto che già possedeva nella società.

Dott. Trifone