L’Ancora: n. 2 – febbraio 1965 – pag. n. 2-4

Quest’anno per l’11 febbraio non ci è stato possibile recarci a Lourdes, partecipare come l’anno scorso alle belle funzioni nella Basilica del Rosario, prendere parte alla processione che al termine del Pontificale — verso mezzogiorno — si dirige dalla Basilica alla Grotta per sostare in preghiera proprio nell’ora in cui l’immacolata dava inizio ai Suoi incontri con la piccola Bernardetta Soubirous.
Persone di ogni nazione, rappresentanti di organizzazioni si riuniscono oggi dinnanzi alla Grotta, invocando la protezione e la benedizione dell’Immacolata.
Nel pomeriggio poi ha luogo la processione dei fedeli di Lourdes: l’11 febbraio è la «loro giornata ». Vanno incontro alla Madonna partendo processionalmente dalla Parrocchia: pregano e ringraziano la Vergine Santa di essere apparsa nel loro paese. Oggi essi credono alle parole della loro piccola concittadina; si sentono orgogliosi di possedere la Grotta di Massabielle; i giornali finalmente non si scagliano più contro le stramberie di quella visionaria, che, secondo essi, stava inscenando una farsa ai fini di una familiare speculazione.
Dalla Casa di Re, ove migliaia di sofferenti convengono dall’Italia e dall’estero per studiare ed applicare il messaggio dell’Immacolata pensiamo oggi in maniera più approfondita a quelle Apparizioni che ancora una volta ripetono l’amore di Dio verso la umanità.
Il significato e la forza di quegli incontri tra Maria SS.ma e la piccola povera asmatica figlia del mugnaio di Lourdes hanno conservato il medesimo significato di ieri e si impongono alla nostra considerazione con l’impellenza di un richiamo, il cui valore si estende nello spazio e nel tempo, raggiungendo tutti i popoli ed ogni classe sociale.
Uomini e fatti si susseguirono da quel lontano 11 febbraio 1858: evoluzione di popoli, guerre, catastrofi, nazioni e dinastie scomparse riempiono il diario della storia, mentre il richiamo della Vergine è rimasto lì nella sua semplicità e chiarezza quale monito ed incitamento alle anime di buona volontà.
Uomini di pensiero e di indiscusso valore hanno dedicato la loro vita per risolve, e crisi sociali, dare un indirizzo alle file della storia, cercare di rappacificare i popoli senza però riuscire ad ottenere quanto si ripromettevano essendo la pace degli animi fondata nell’amicizia con Dio: la base di una vera pace e di una sicura libertà delle nazioni. Gli inviti dell’immacolata restano perciò inseriti nella storia dell’umanità, come una base luminosa di ancoraggio, posta a disposizione di un secolo travagliato e bisognoso di soluzioni coraggiose, agitato e spinto dall’odio e dall’avidità della supremazia, superbamente e con ostentata superiorità ignorati come se essi fossero soltanto adatti a donnicciole o a uomini di poco spirito, nemmeno presi in considerazione come possibili presupposti di valida soluzione per i numerosi problemi sociali posti in discussione.
L’intervento invece dell’Immacolata nella vita dei popoli è, in seria considerazione, una presa di posizione da parte di chi Unico può intervenire; è una denuncia di responsabilità; è un chiaro nuovo ed amoroso invito rivolto da Dio per mezzo della creatura posta, scelta e stabilita tra Lui e la umanità da salvare, Maria SS.ma, terra buona e fedele, da Dio creata e santificata fin dal suo primo spuntare per ricevere Gesù, figlio del Padre e Salvatore nostro.
Ecco perché il programma dell’Immacolata resta oggi attuale come ieri e Lourdes è nella storia come la cittadella fortificata ed inespugnabile della tutta Santa, da cui parte un programma di luce e di amore, un programma di conquiste ed ascensioni che sono per l’eternità, un programma di lotta diuturna e continua contro il nemico delle anime nostre. Madonna è personalmente entrata l’11 febbraio 1858 nella vita dei popoli ed ai sudditi ed ai regnanti ha voluto additare la vera via del progresso e della pace, la via che avrebbe offerto la soluzione per salvare i diritti e le aspirazioni di tutti e di ciascuno; quella via che parte dal dato di fatto che siamo realmente fratelli, redenti dallo stesso piano d’amore di Dio e che affonda la sua stabilità sulle solide basi della carità, che è amore e comprensione, sulle basi della preghiera, che è domanda e sostegno per tutti, sulle basi della penitenza, che è riparazione ed intercessione per sè e per l’intero genere umano.

L. N.