Montichiari, 21 dicembre 2015 – Una serata memorabile quella vissuta lunedì 21 dicembre u.s., da circa ottanta persone, fra ammalati, aderenti al CVS, membri dei SOdC e cittadini monteclarensi, nella splendida cornice del teatro Bonoris della città di Montichiari. La presentazione del volume “Il castello Bonoris di Montichiari – Il beato Luigi Novarese e i Silenziosi Operai della Croce al servizio degli ammalati”, scritto da Michela Carrara, edito da CVS, è stata l’occasione per vivere un momento di approfondimento culturale e di riflessione spirituale, nel ricordo di due figure, lontane professionalmente, vicinissime nella missione: il conte Gaetano Bonoris e mons. Luigi Novarese.
Incalzante e stimolante la relazione di don Armando Aufiero, presidente della Confederazione CVS , nel presentare il carisma del beato Novarese; magistrale ed arguta la prolusione del prof. Mario Taccolini, presidente della Congrega della Carità di Brescia, nel delineare i caratteri salienti della magnanimità del conte Gaetano Bonoris. L’autrice Michela Carrara ha accompagnato i presenti, con l’aiuto di alcune immagini, nel cammino ideale compiuto nella realizzazione del volume, delineando un toccante percorso, non solo storico-artistico-culturale, ma, soprattutto, spirituale e di inattesa meditazione. Questo volume, dono alla comunità dei SOdC per la cinquantennale presenza in Montichiari, vuole essere l’apertura dell’Opera del beato Novarese alla comunità monteclarense.
Gli interventi sono stati intervallati da preghiere, composte da mons. Novarese, tradotte in canto dal coro “Vocinsieme” di Lumezzane. Ai sentiti ringraziamenti, espressi da sorella Elenora Cocca, responsabile della comunità SOdC di Montichiari, sono seguiti i doverosi auguri natalizi, che hanno concluso la piacevole e gratificante serata, ispirati alla preghiera composta da mons. Novarese, “Natale 1962”.
Tutto è stato riflessione e spirituale accompagnamento in un clima di intensa partecipazione. Sapiente letizia e sincero delicato desiderio di conoscenza della vita in castello hanno reso tutti ben contenti di essere presenti. Il volume si snoda tra storia passata e storia più recente in una raccolta di notizie di esistenza vissuta in comunità. Nella foresteria ora c’è la Comunità dei Silenziosi Operai della Croce, un tempo quella dei Cappuccini, ma nulla è cambiato nel desiderio di servizio verso il fratello che chiede aiuto, tenda aperta verso un giardino di semplici, ma preziosi fiori di campo.
Siamo vicini al Natale e Monsignore quest’anno ci ha dato un’opportunità particolare per porci con uno sguardo nuovo davanti alla mangiatoia di Betlemme e attendere la nascita del Bimbo Gesù nel nostro cuore. (Sergio Caprioli)