Durante l’Angelus di domenica scorsa, papa Francesco ha sottolineato con forza l’importanza della Croce e il fatto che «chi muore con Cristo, con Cristo risorgerà, chi lotta insieme a lui, con Lui trionferà». La croce cristiana, ha spiegato il Santo Padre ai fedeli riuniti a piazza San Pietro, è «il messaggio di speranza che la croce di Gesù contiene, esortando alla fortezza nella nostra esistenza», non è una suppellettile della casa o un ornamento da indossare, ma «un richiamo all’amore con cui Gesù si è sacrificato per salvare l’umanità dal male e dal peccato». Da qui, dunque, l’invito alla conversione: «Facciamo in modo che la croce segni le tappe del nostro itinerario quaresimale per comprendere sempre di più la gravità del peccato e il valore del sacrificio col quale il Redentore ci ha salvati». E «la Vergine Santa ha saputo contemplare la gloria di Gesù nascosta nella sua umanità: ci aiuti lei a stare con Lui nella preghiera silenziosa, a lasciarci illuminare dalla sua presenza, per portare nel cuore, attraverso le notti più buie, un riflesso della sua gloria».
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