Durante la celebrazione eucaristica nel Santuario della B.V. del Trompone, il vescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo nel commentare il Vangelo si è rivolto così ai ragazzi che inizieranno nei prossimi giorni le lezioni del corso di Laurea: “Ricordatevi di avere sempre la mente aperta. Gesù ci sprona proprio ad avere una mente aperta allo studio, alla ricerca, alla conoscenza e al mondo per non cadere nei pregiudizi verso gli altri”.
Durante la funzione a cui hanno preso parte i sindaci Massimo Pissinis di Moncrivello, Diego Marchetti di Cigliano e Fabrizio Salono di Villareggia, il moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, don Janusz Malski ha ricordato la figura del loro padre fondatore, il beato Luigi Novarese, che ha dedicato la vita ai sofferenti.
Terminata la messa, è iniziato il Convegno scientifico. Dopo il saluto della dottoressa Renata Spalek, direttrice dei Corsi di Laurea, è stato don Giovan Giuseppe Torre sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce a introdurre l’incontro. “Cari ragazzi è importante che nel vostro lavoro usiate cervello e cuore insieme. La sintonia tra i due, infatti, è indispensabile per svolgere al meglio la vostra futura professione”. Il sacerdote ha poi ricordato l’impegno di formazione che da 50 anni i Silenziosi Operai della Croce portano avanti nel segno tracciato dal beato Novarese.
A seguire, il professor Francesco Landi, medico geriatra del Policlinico Gemelli di Roma e presidente del Corso di Laurea in Terapia Occupazionale ha tenuto la lezione magistrale dal titolo “Dalla medicina basata sulle prove di efficacia a Sprint-t”. Durante l’intervento seguito attentamente dagli uditori, ha introdotto un importante progetto sulla longevità che partirà il prossimo anno grazie alla collaborazione dei comuni limitrofi di Moncrivello, Villareggia e Cigliano.
“Questo progetto – ha spiegato Landi – avrà come tema la longevità, intesa come percorso che parte sin dall’infanzia. Nel nostro lavoro infatti siamo interessati non alla singola malattia ma a un approccio globale verso la persona che riguarda la cura ma anche la prevenzione”.