In questo periodo storico dominato da incertezza e inquietudine, è quanto mai necessario a livello spirituale nutrirsi di speranza certa. Meditiamo insieme questi pensieri del beato Luigi Novarese e preghiamo affinché questo doloroso momento che il mondo sta vivendo giunga nel più breve tempo possibile alla sua conclusione.

Pensieri del beato Luigi Novarese

Se si svolge un’attività di irradiazione apostolica non possiamo e non dobbiamo presentarci con la polvere del tempo, naturalismo, edonismo, facili comprensioni su costumi equivoci, nella speranza di far presa sui lontani.

Il Cristo ha realmente beneficato tutti: ha raccolto le lacrime dell’intera umanità; a tutti ha dato argomenti di conforto e di speranza, anche agli stessi peccatori che, nella visione di tanto umano dolore, possono trovare motivo di riflessione per un personale ritorno a Lui.

I valori spirituali che tu affermi, sono i semi di speranza che tu de poni nei cuori delle anime che ti sono, o che ti devono diventare care; semi di vita che ti assicurano la loro vicinanza eterna e l’affermazione di un mondo più buono, più onesto, più giusto, radicato nella fede e nella solidarietà in Dio.

Non lasciate trascorrere nemmeno un giorno senza che il peso della nostra preghiera e della vostra offerta facciano, per così dire, violenza sul Cuore di Cristo per il miglior andamento di questa iniziativa, che tanto entusiasmo e tanta speranza ha suscitato nell’intera Chiesa.

Se la Chiesa fosse costituita da membri sostenuti da una vera fede, tutti gli errori potrebbero essere superati perché solo il cristiano vero può portare un messaggio di gioia e di speranza, superiore a tanti vuoti valori materialistici.

Veramente le speranze degli ammalati sono la speranza del mondo: oggi l’umanità ha bisogno d’anime generose che guardino fuori di sé e sappiano vedere oltre le apparenze affinché le speranze di ognuno non restino deluse.

Il lavoro della terra è faticoso, richiede continui sforzi, ma la speranza dei frutti di domani sostiene l’agricoltore nello sforzo d’oggi. Egli, che ha bagnato col suo sudore la terra da lui coltivata, sarà il primo, alla buona stagione, a mangiare i frutti della sua terra.