Il progetto di Natale della Squadra dell’Immacolata del CVS di Vercelli

“Gesù ci dice che il bene che faremo a uno dei suoi fratelli più piccoli, affamati, assetati, stranieri, bisognosi, malati, carcerati, sarà fatto a Lui: Io sono lì, ti dice Gesù, ti aspetto lì, dove non immagini e dove magari non vorresti nemmeno guardare” (Papa Francesco, domenica 22 novembre 2020).

Sostenuti dalle parole del Santo Padre, con alcuni membri della Squadra dell’Immacolata del CVS di Vercelli abbiamo dato inizio al progetto “Gesù è lì”, un modo per concentrarci sul disagio che tante persone provano in questo momento di pandemia. Un modo per sensibilizzare le persone a trovare Gesù nell’Altro, con uno sguardo particolare a quelle persone che quest’anno passeranno il Natale lontano dai propri cari, nei “centri covid” o altri reparti nelle strutture sanitarie nel nostro paese.

Abbiamo pensato di confezionare delle natività con il feltro, con una piccola tasca in cui inserire un biglietto d’auguri: su un lato il pensiero natalizio di Monsignor Novarese “Maria nella notte di Natale deporrà Gesù nel tuo cuore”, sull’altro un pensiero di incoraggiamento scritto a mano e firmato da diverse persone. In questo modo chi, il 24 dicembre, riceverà questo dono, saprà di non essere solo, ma che una persona in particolare, si è attivata personalmente per pensare a lui proprio in quel momento.

Inizialmente si era pensato agli ospiti della casa di riposo del paese, dove prima del lockdown facevamo attività tutti i venerdì, poi si è pensato anche al reparto covid+ recentemente aperto nella casa dei Silenziosi Operai della Croce al santuario del Trompone e perché no, anche agli altri ricoverati, poi un membro del gruppo ha suggerito di includere gli ospiti di una ulteriore RSA, insomma siamo già quasi a 300.

E’ cresciuto il numero delle persone destinatarie del pensiero, ma contemporaneamente anche il numero delle persone coinvolte nella preparazione, tutte quelli a cui ne abbiamo parlato hanno voluto partecipare, chi tagliando la stoffa, chi cucendo, chi decorando chi scrivendo i biglietti, secondo il proprio tempo e le proprie capacità, chi ha voluto contribuire anche solo economicamente!

Visto l’entusiasmo ci siamo detti: perché non dirlo a tutti? Quest’anno il regalo più bello che possiamo ricevere è donare una parte di noi all’Altro consapevoli che Gesù è lì! Esortiamo tutti ad attivarsi per portare dolcezza a chi sta soffrendo, è parte del nostro carisma! Diamo valore alla persona che soffre.

Che quest’anno il bambino Gesù possa essere accolto nel migliore dei modi. Possa nascere in uno “sfarzo” carico di bontà, generosità, amore, dolcezza, delicatezza, doni questi che possiamo offrirgli solo se nel cuore abbiamo l’Altro, solo se davvero il nostro sguardo rimane fisso verso l’Altro.

Carissimi, che quest’anno più che mai impariamo ad aprire il nostro cuore
per permettere a Maria di deporre il suo Gesù,
in questo modo potremmo spalancare gli occhi per vedere che Gesù c’è, perché è lì!
Gesù è lì, nella persona che ci è accanto.
E’ lì, in quel letto di ospedale, è lì in quella persona che ha paura
perché teme di non poter più vedere i propri cari e vive con il terrore di non essere curato.
Gesù è lì, negli operatori, in coloro che si prendono cura della salute di ciascuno,
dal manutentore, alle persone che si occupano delle pulizie, agli Oss e infermieri, ai medici…
a chi si occupa della segreteria per ricostruire a mano a mano l’identità di ogni persona,
a chi prepara ogni giorno un pasto caldo.
Gesù è lì, in tutte le persone di fede che pregano per chi ora è nella prova.
E’ lì, in chi con una parola di conforto cerca di sostenere chi sta soffrendo
e sente di non avere più dignità.
Gesù è li, accanto ai familiari che non hanno notizie dei propri cari… Gesù è li.
Quest’anno il regalo più bello che possiamo ricevere
è donare una parte di noi all’Altro consapevoli che Gesù è lì!