La serva di Dio Anna Fulgida Bartolacelli nacque il 24 febbraio 1928 a Rocca Santa Maria, in provincia di Modena. Ebbe uno sviluppo non normale, dovuto alla mancanza di calcio nelle ossa. Alta solo 60 cm e affetta da nanismo e rachitismo, visse i suoi 65 anni (morì infatti il 23 luglio 1993) in una piccola carrozzina, come un lungo calvario, ma sempre in una gioiosa serenità senza mai far trasparire le sue grandi sofferenze. La costante dedizione alla preghiera, la sua devozione verso la Madonna e soprattutto verso la Santissima Eucaristia, la rinvigoriscono nello spirito e nel fisico. L’inchiesta diocesana per la Causa di Canonizzazione della serva di Dio viene aperta in modo solenne il 18 ottobre 2008, presso la chiesa di S. Agostino a Modena. Riproponiamo un breve stralcio dal suo “Piccolo Diario”.

 

“Nel maggio del 1956 il vescovo di Modena invitò tutti coloro che lo desideravano a partecipare ad un pellegrinaggio a Loreto organizzato dall’ Unitalsi. Noi [Ada e io] eravamo molto titubanti e preoccupate perché non eravamo mai state al di fuori del nostro ambiente familiare e sapevamo di avere bisogno di tutto e di tutti. Quando fummo alla stazione del treno ci affidarono all’assistenza di una signora che si chiamava Amelia Bolelli Rebecchi, la quale doveva in pratica diventare col tempo la nostra seconda madre. Fu un incontro bellissimo e notammo subito con quanta delicatezza e con quale spirito di amore cristiano questa Signora cercava di sopperire alle nostre necessità…

Tornate a casa, la Signora Rebecchi ci venne a trovare varie volte e fra noi si stabilì un clima di cordiale e reciproca comprensione. Gli anni successivi tornammo a Loreto e andammo anche a Lourdes ed inconsciamente cominciammo a fare l’apostolato del malato”.