Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Eric Pearlman nasce a Budapest il 22 aprile 1955 da padre tedesco e madre italiana.
A causa della repressione sovietica del 1955 la famiglia Pearlman fugge con un gruppo di profughi dapprima a Vienna, quindi a Venezia e infine a Torino.
Nel capoluogo piemontese i Pearlman trovano una certa stabilità. Eric inizia giovanissimo la sua formazione culturale ma non sarà mai iscritto a scuole pubbliche e private.
È la madre stessa a curarne la formazione accompagnando il figlio in biblioteca, a teatro e al cinema. All’età di 16 anni Eric si trasferisce a Monaco dai nonni paterni. Frequenta lezioni universitarie ma senza mai iscriversi. A Monaco trascorre anni ricchi di stimoli culturali.
Nel 1975 vive una profonda crisi esistenziale. Torna a Torino dai genitori e poi si aggrega ad un gruppo di Rom.
Degli anni “zingari” si hanno poche notizie e lo stesso Pearlman non ha mai voluto parlarne. Nel 1980 torna a Monaco e raccoglie in un antologia alcune poesie che non trovano la via della pubblicazione.

Ti sei commosso
Ho messo tutto nello stesso zaino:
la miseria e la superbia,
gli errori e la presunzione,
i peccati e la vergogna.
Così,
con questo fardello
sulle mie spalle,
dopo tanto girovagare,
sono tornato da te.
E tu ti sei commosso, Signore.
Mi hai guardato
e ti sei commosso.
Hai versato lacrime di padre,
mi hai abbracciato,
mi hai restituito
anche ciò che non era mio.
E io, povero uomo,
che cosa posso pretendere di più
dal mio Dio?

Commento
Ciascuno di noi lo fa, disfa e torna a riempirlo chissà quante volte, lo zaino della propria Vita! Per raggiungere le mete più svariate, o magari per sfuggire a luoghi, momenti che ci creano difficoltà, o ci fanno soffrire…
Se mai a causarci problemi fossero i carichi troppo ingombranti e pesanti del nostro io… servirebbe però a poco il nostro girovagare… portandoceli appresso, e andando lontano dal Padre della Vita nostra!
Meglio allora invertire il mio percorso, tornare da Lui… Per scoprirne le lacrime di benvenuto, e ri-riceverne in dono “anche ciò che non era mio”!
Perché Lui solo è la fonte della Misericordia infinita.