Nell’anno 2003 padre Danilo Fenaroli, missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), decise di condividere la responsabilità della sua opera con l’associazione internazionale dei Silenziosi operai della Croce in quel di Mouda, villaggio nell’estremo nord del Camerun, oggi purtroppo minacciato dalla presenza dei terroristi di Boko Haram. In un’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire padre Danilo afferma che: «Unire le forze è un’esperienza bella ed è fondamentale per assicurare continuità, futuro e qualità alle cure e alle premure offerte alle giovani vite che sentiamo affidate alla nostra responsabilità». Grazie a questa feconda alleanza sono stati avviati progetti anche nella vicina città di Maroua: in particolare, sino ad oggi sono stati aperti un centro diurno per disabili, una scuola materna e una casa famiglia per ragazze madri. «Inoltre – aggiunge padre Danilo – con il prezioso e generoso sostegno della CEI e della Fondazione Pime stiamo continuando a portare avanti nei villaggi sia l’installazione di pozzi d’acqua sia la realizzazione di piccoli orti che assicurano sostentamento e lavoro a tante giovani famiglie cristiane e musulmane». Voler bene generando vita buona: così funziona la logica della generazione di Dio.
Un’esperienza importante, dunque, che vede coinvolti 180 operatori: insegnanti, medici, fisioterapisti, infermieri, assistenti sociali sia di regione cristiana che musulmana.
Al Centro fondato da padre Danilo, vivono anche 23 pastorelli orfani che crescono sereni e frequentano la scuola elementare interna, una scuola inclusiva che accoglie anche 51 bambini sordi cui si aggiungono numerosi piccoli provenienti dai villaggi vicini. Allo stesso modo l’asilo interno è riservato non solo ai bimbi residenti del Centro ma anche a quelli che vivono nei dintorni. Qui, inoltre, per nove mesi all’anno, sono ospitati più di 150 giovani che frequentano i corsi ideati da padre Danilo: taglio e cucito, tintura, falegnameria, lavorazione del cuoio, edilizia, agricoltura e allevamento.
Un vero raggio di sole in una zona tormentata da conflitti spesso efferati, dove tuttavia la speranza si nutre di amore e passione verso i bisogni essenziali del prossimo. Essenzialità troppo spesso misconosciuta o ignorata qui da noi nel civile occidente, dove tuttavia la Parola di Dio si coniuga perfettamente con un amore incondizionato verso i più deboli, coloro che non hanno voce ma che, tuttavia sanno sorridere…nonostante tutto.
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