Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato 

Ada Negri (3 febbraio 1870, Lodi; 11 gennaio 1945, Milano) è stata una poetessa e scrittrice italiana. È ricordata anche per essere stata la prima e unica donna a essere ammessa all’Accademia d’Italia.

Pensiero d’aprile
Eppure è bella, anima mia, la vita:
non fosse che pei giorni in cui le foglie
giocano a quale per la prima spunti
sui rami; e tu le vedi, così tenere
e trasparenti, che ti s’apron l’ali
nel rimirarle. Come puoi del mondo
tante cose sapere, e non sapere
come fa la fogliuzza a tornar verde
entro la scorza, ad affacciarsi, e tutta
nova ridere al sol che la richiama?
La strada lunga che t’importa, e l’essere
strappata alla speranza che più cara
ti fu, tradita da chi più fedele
credesti, se goder sempre t’è dato
di questa gioia? E tu la sai ben certa
nel giusto tempo: ché non fu mai l’anno
senza vicenda di stagioni, e mai
fu senza fronda il giovinetto aprile.

Commento
Ognuno di noi potrebbe stilare la propria “lista reclami” nei confronti della Vita, suddivisa almeno in due capitoli: PASSATO e PRESENTE. Perché un minimo di Saggezza ci impedisce di… piangere già sul futuro.
Poi basta però soffermarci su parole come queste, per ritrovare le tracce di rinascita dissimulate in ogni dimesso risvolto del nostro qui ed ora, se solo vogliamo e sappiamo leggerle! Scoprendo così quelle materializzazioni di Speranza che… testardamente lo permeano, e da esso spuntano e si fan vedere e toccare. Come le tenere, trasparenti foglioline d’aprile… Così contagiose per la nostra attenta interiorità, da smuoverci “le ali”, e farle dispiegare per nuovi voli nel Cielo della Fede, verso il sole dell’Amore.