“Saluto i Silenziosi Operai della Croce”, ha detto Papa Francesco rivolto ad un nutrito gruppo di fedeli aderenti alle associazioni fondate dal beato Luigi Novarese, presenti all’Udienza generale di mercoledì 26 novembre, in Piazza San Pietro.
Il Santo Padre ha dedicato la catechesi a quelle domande “antiche e spontanee” che l’uomo di ogni tempo si pone, e lo ha fatto partendo dalla realtà della Chiesa. “Nel presentare la Chiesa agli uomini del nostro tempo – ha spiegato Bergoglio – il Concilio Vaticano II aveva presente una verità fondamentale che non bisogna dimenticare: la Chiesa non è realtà statica, ferma, fine a se stessa, ma è continuamente in cammino verso la meta ultima che è il regno dei cieli”.
Grazie alla fede, ha spiegato il Pontefice “noi sappiamo il modo in cui sarà trasformata l’umanità, sappiamo dalla rivelazione che Dio prepara una terra nuova in cui abita la giustizia” e che “sazierà tutti i desideri di pace del cuore dell’uomo: ecco la meta a cui tende la Chiesa, la Gerusalemme nuova … il paradiso, più che un luogo – ha proseguito papa Francesco – è uno stato dell’anima in cui le nostre attese più profonde saranno compiute e il nostro essere figli di Dio giungerà alla piena maturazione, saremo vestiti della gioia e dell’amore di Dio, senza limite, saremo faccia a faccia con Lui”.
Scrivi un commento