L’Associazione Myriam di Grosseto ha donato un pulmino con cambio automatico ai Silenziosi Operai della Croce. [visita la pagina dedicata]

Il CVS di Grosseto aveva dato vita all’Associazione Myriam, costituita e legalmente riconosciuta, con un proprio Statuto, nell’ aprile del 1989. Il nome voleva essere un riferimento e un aggancio alla Madonna, al nome di Maria in lingua ebraica, perché i principi ispiratori erano quelli del C.V.S. e le richieste della Madonna a Lourdes e a Fatima.

Due anni dopo, nell’aprile 1991 è stato stipulato il contratto di comodato, firmato dal Vescovo che gli concedeva in uso gratuito l’ex Scuola Materna di Marina di Grosseto.

Dopo tanti lavori di ristrutturazione, finanziati dalle varie iniziate messe in atto e dalla generosità di tante persone, il 4 Ottobre 1992 Casa Myriam iniziava la sua destinazione di “casa-famiglia” con l’ingresso in forma stabile di Ilva Capecchi [leggi l’articolo della rivista L’Ancora], persona in carrozzina, da molti conosciuta perché è stata responsabile diocesana del CVS di Grosseto.

Casa Myriam ha accolto tante persone, sia per gli incontri del CVS, sia per momenti di vacanza. Tanto bene è stato elargito attraverso quello stabile, tante persone sono cresciute e passate da quel luogo, tanta testimonianza di vita è stata gustata lì e tanto impegno apostolico è stato trasmesso a tutti coloro che si affacciavano e che cercavano un riparo.

Un grazie va a Giordano Garosi, presidente dell’Associazione Myriam e responsabile del CVS di Grosseto, a don Enzo Mantiloni, assistente del CVS e a tutti i consiglieri per il gran bel dono che ci hanno fatto. Il nostro caro don Janusz ne sarebbe stato contento perché aveva particolare attenzione e gratitudine verso l’Associazione Myriam. 

Dopo la morte di Ilva Capecchi, nel gennaio 2020, e in seguito ai problemi economici provocati dalla Pandemia, dopo 30 anni, l’associazione Myriam ha dovuto lasciare lo stabile di Marina di Grosseto, con grande dispiacere, ma certi che il Signore si è servito di tutti coloro che hanno vissuto in quella casa, per trasmettere il Suo grande amore, specialmente alle persone sofferenti secondo il carisma del Beato Luigi Novarese.