Pensieri da meditare alla luce di quanto detto ieri 24 gennaio da papa Francesco all’Angelus riguardo alla Sacra Scrittura
Nonostante la riforma liturgica e lo sforzo dei Concilio di impegnare i cristiani nella lettura della Parola di Dio, manca spesso il contatto diretto con la Bibbia, per cui i singoli fedeli non sanno reagire all’azione capillare fatta
– dalla propaganda laicista che scardina i principi della fede e della vita cristiana,
“Mancanza di interessamento e di lettura della Sacra Scrittura. Ignoranza religiosa, mancanza di insegnamento dei catechismo e poco interesse dei genitori perché i bambini vengano istruiti sulla Divina Rivelazione “.
Altre cause sono: il poco impegno dei cristiani nel conoscere la Sacra Scrittura; l’insegnamento tendenzioso nelle scuole; il pluralismo e l’ambiente secolarizzato con conseguente disorientamento…”.
“Se la Chiesa fosse costituita da membri sostenuti da una vera fede, tutti gli errori potrebbero essere superati perché solo il cristiano vero può portare un messaggio di gioia e di speranza, superiore a tanti vuoti valori materialistici. Purtroppo non è così, per cui si sente la necessità di una vera evangelizzazione che possa portare la comunità cristiana ad una fede adulta e non ad una religione naturale che crolla alle prime avversità “.
“Riguardo al Vangelo, lo interpretiamo un poco a modo nostro, ossia accettiamo quello che ci fa comodo, mentre tralasciamo quello che comporta sacrificio “.
Bisogna avere un’idea esatta, fattaci attraverso la lettura e la meditazione della Sacra Scrittura, specialmente del Santo Vangelo, di Cristo e dell’Immacolata per scoprire i valori veri da essi affermati: il divin Maestro in primo piano che semina la buona novella, Maria SS.ma accanto a Lui che opera, ascolta, ne condivide attivamente le sorti.
[Beato Luigi Novarese, L’Ancora, 10-11, 1976]


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