“Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza, fedele e gioiosa: lo richiedono tante situazioni di smarrimento che pure sono attraversate anche da una domanda su Dio, per quanto possa sembrare tacitata o rimossa”.

A scriverlo sono i vescovi italiani alle persone, uomini e donne, “consacrate” a Dio: le religiose e i religiosi per i quali, nel giorno dedicato alla “Presentazione del Signore”, il 2 febbraio, la Chiesa celebra una specifica Giornata mondiale: quella, appunto, dedicata alla “vita consacrata” .le persone totalmente consacrate a Dio: persone che, in base a una “chiamata” vocazionale certo forte, hanno fatto i tradizionali voti (obbedienza, castità, povertà).

L’importanza che “la luce della preghiera può avere soprattutto in un tempo di grave crisi morale come quello attraversato”. L’età media è decisamente elevata ma non mancano segnali in controtendenza: diverse le presenze giovani e non mancano i tentativi di raccontare la bellezza, oggi certo assai controcorrente, di una vita basata sul totale abbandono a Dio: una vita che punta le sue carte soprattutto sulla preghiera.