Mistero dell’Annunciazione. Il fiat dell’Immacolata innestò l’amore salvifico di Dio nel campo umano, l’ordine celeste nell’ordine terrestre, la volontà divina nella volontà umana, e l’incarnazione si realizzò la redenzione cominciò.

Con il suo fiat, la Vergine Immacolata ci rappresentò tutti presso Dio, ed il suo sì era il sì dell’umanità intera che gioiosamente apriva il proprio cuore a Dio per avere in sé il seme di vita che le avrebbe comunicato il germe di un’umanità redenta.

Se il “sì” dell’Annunciazione ed il cantico del Magnificat già pongono in grande rilievo la Sua libertà e la Sua consapevolezza, la presentazione di Gesù al Tempio dice la volontà di Maria di unire l’umanità a quell’offerta così significativa ed impegnativa nella sua semplicità. Presentava Gesù quale Suo primogenito, non nella figura ed attesa dell’offerta del Sacrificio della nuova alleanza, ma nella vera, univoca e vincolante realtà. Era l’offerta esterna al Padre, fatta attraverso il Sommo Sacerdote dell’Antica Legge, il quale l’accoglieva e gliela offriva. Quella volta però la giovane donna presentava l’Atteso delle genti, Colui che avrebbe ridato non soltanto al Suo popolo, ma al mondo intero la vera libertà. Maria SS.ma presentava al Sommo Sacerdote il Cristo totale, il Cristo storico e mistico, quindi l’umanità intera unita al Suo Redentore. A quella offerta ciascuno di noi era quindi legato e, come il Cristo, si offriva tra le braccia di Maria, dicendo con Cristo la propria volontà di seguirLo, portando con Lui la propria croce. E’ l’Immacolata che ci avvia con il Suo divin Figlio sulla strada del Calvario e ci inserisce, con la nostra partecipazione, nel piano della salvezza, spingendoci, sul Suo esempio, con il medesimo impegno del Figliuol Suo, a tutto sopportare, per tutto valorizzare in Cristo e con Cristo per la salvezza del genere umano.

[Fonte: Fondo Novarese –Causa di Beatificazione]