Mons. Luigi Novarese, coraggioso come sempre, convoca il primo gruppo di Silenziosi Operai della Croce insieme ad altri ammalati, per un Corso di Esercizi spirituali e due giornate di studio. Questa iniziativa deriva dal successo ottenuto dal primo Corso di Esercizi spirituali (1950) organizzato e trasmesso da Novarese alla Radio Vaticana in collegamento con la RAI. Egli scopre dalle molte lettere di consenso ricevute che gli Esercizi spirituali per ammalati sono una necessità impellente. Egli stesso sottolinea la novità dell’iniziativa: “questo sarà il primo convegno di ammalati per lo studio dei metodi per la valorizzazione della sofferenza!” Sulla rivista “L’Ancora” del 1952 si legge:

Dal 9 al 15 settembre avranno luogo gli Esercizi spirituali ad Oropa (VC) per tutti i Silenziosi Operai della Croce. È un desiderio grande da parte degli iscritti poter partecipare agli Esercizi spirituali e potersi conoscere tutti di persona. È naturale, i membri di una famiglia si amano e desiderano trovarsi assieme. Il programma consiste: a) tre giorni completi di Esercizi spirituali che inizieranno la sera del 9; b) – 1. due giorni di studio dello Statuto per apportare qualche aggiunta specie per quanto riguarda l’emissione dei voti, il rinnovo ed il rapporto semestrale; – 2. esaminare il modo migliore di apostolato per la conquista dell’ammalato allo scopo di attuare il messaggio rivolto dalla Madonna a Lourdes ed a Fatima; – 3. stabilire il programma per l’anno 1953. È il primo raduno di ammalati che venga effettuato per lo studio dei metodi più pratici e più penetranti per la valorizzazione della sofferenza. Tutti i Silenziosi Operai della Croce sono pregati di intervenire. Chi non potesse intervenire per difficoltà superiore o per malattia infettiva […] voglia ugualmente scrivere al Centro, specificando il motivo dell’assenza. […] La difficoltà finanziaria non può e non deve costituire un ostacolo. […] Per cui chi non potesse pagare la quota ce lo dica con tutta libertà; la Madonna certamente penserà a suscitare un’anima buona che paghi per chi non è in grado di pagare.

È proprio in questo incontro di Oropa che Mons. Novarese lancia l’idea di costruire una casa di Esercizi spirituali per ammalati:

Ma la gioia è arrivata al colmo quando il Segretario lanciò l’idea di costruire una casa tutta per noi, per fare i nostri raduni, per tenere continue mute di Esercizi spirituali, ove Sacerdoti ammalati avrebbero potuto predicare. Una casa di esercizi per ammalati, ove predicano sacerdoti che conoscono per esperienza il dolore! […] Io sogno notte e giorno la casa “Cuore Immacolato di Maria”. Sembra forse esagerato o imprudente? Non credo. Fatto sta che il buon Quintilio è passato subito al pratico della realizzazione ed ha raccolto un offerta e l’ha solennemente presentata al Segretario: 9.200 lire! 9 mila lire, offerte il 14 settembre dagli ammalati che hanno partecipato agli Esercizi spirituali ai piedi della Madonna e che vogliono così porre il primo mattone della nuova casa. […] Un voto ha chiuso il raduno, darci da fare con la preghiera e con la parola per trovare un’anima veramente buona che voglia essere lo strumento della Madonna per fare questa centrale della valorizzazione della sofferenza, dove tanti ammalati impareranno a valorizzare la propria vita a beneficio della società.

Gli ammalati approvarono subito la proposta offrendo novemila e duecento lire: Il primo mattone era una solida pietra d’angolo cementata dalla preghiera e dalla sofferenza di quei 48 di Oropa di cui 18 barellati. […] Si tennero a parte alcune riunioni per soli SOdC; ne erano presenti una ventina. […] Fu chiarita meglio, a tutti, la finalità dell’Associazione, fu ribadito l’impegno personale e comunitario dei membri, furono illustrate le linee fondamentali dello Statuto.

 

[Fonte: Biografia documentata Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]