Il libro “Santa Maria Goretti nel racconto di Mamma Assunta” (pp. 142), IV ed., XXX migliaio, 1956 è il primo, in ordine cronologico, degli opuscoli presentati: 1956 (già alla IV ediz. e XXX migliaio, con traduzioni in varie lingue).
“L’unica vita di una santa narrata dalla propria madre” (come si legge sulla fascetta) è un inno alla santità della famiglia cristiana: il tutto scaturito dagli “incontri con Mamma Assunta”. Non si può non notare lo zelo del SdD Don Novarese nel far conoscere l’eroicità del martirio della S. Goretti, specialmente alla gioventù, ma eroismo preparato nell’ambito della famiglia veramente cristiana, anche se povera e con una madre analfabeta, ma ricca dello spirito evangelico riservato ai piccoli. Il tutto è suffragato dalle parole autorevoli del SdD Papa Pio XII, pronunziate in occasione della glorificazione della Martire delle Ferriere. Al termine del volumetto un breve cenno sui “Volontari della sofferenza”, l’opera del cuore di Mons. Novarese per far giungere ai lettori un messaggio di speranza e di impegno sentitamente cristiano. Non lascia certo perdere l’occasione per far conoscere l’opera che il Signore gli ha ispirato, sotto gli auspici della Vergine Immacolata.
[Fonte: Summarium – Positio Super Scriptis]
La prefazione del Beato Luigi Novarese al libro “Vita aneddotica di Santa Maria Goretti”
Se la mamma di Santa Maria Goretti sapesse leggere e scrivere, noi per la prima volta, avremmo la vita di una Santa, scritta dalla madre.
Nel caso nostro, la vita di Santa Maria Goretti scritta dalla madre, avrebbe un maggior valore, poiché la vita della nostra Martire, di per sè molto semplice, non presenta fatti esterni che possano largamente lumeggiare la sua spiritualità. Con poche paginette, se guardiamo gli eventi storici, abbiamo tutta la vita della nostra eroina. E allora come sì spiegherebbero il martirio e la santità?
La vita della Martire è una vita di interiorità, che si svolge tra l’anima e Dio, frutto di una salda educazione cristiana, il cui epilogo è la morte, piuttosto che il peccato.
L’unica testimone di questa vita interiore è la madre della nostra Santa.
Se vogliamo conoscere in profondità la vita dell’eroica fanciulla dobbiamo analizzare tutti quel piccoli fatti esterni, che potrebbero sembrare insignificanti ad una osservazione superficiale, ma che indicano invece tutta la fervida vita dell’anima, e dobbiamo metterli in rapporto con l’azione materna. Considerando la mamma, possiamo meglio comprendere la figlia. Quei piccoli fatti che sembrano trascurabili acquistano nuova forza e ci dicono con sicurezza che Maria Goretti non è una martire improvvisata, oppure una fanciulla che ha subìto il martirio per cinque minuti di ottimo volere, bensì che al martirio la fanciulla, non più che dodicenne, arrivò con una preparazione lunga quanto la sua vita e che la prova suprema, che le diede la palma della verginità e del martirio, fu una prova capita, voluta e superata mediante la grazia di Dio, con la valida intercessione di Maria Santissima.
L’idea di presentare questo modestissimo lavoro al pubblico è sorta dalla considerazione di due affermazioni, fatte dal Santo Padre, felicemente regnante, nel pronunciare l’elogio delle virtù della nuova martire in occasione della sua Beatificazione, avvenuta il 27 aprite 1947:
1) «Oh, l’antico e semplice metodo di educazione, che da nulla può essere sostituito, e al cui abbandono miseramente inaridiscono il benessere e la felicità delle famiglie!».
2) «Non vi è forse però da temere che la grazia e il candore delicatissimo di queste due adolescenti (S. Agnese e B. Maria Goretti), movendo la sensibilità artistica o letteraria, troppo superficiali e troppo naturali, lascino un poco nell’ombra la loro virtù caratteristica, la fortezza?».
«Fortezza della vergine, fortezza della martire, che la giovinezza mette in una luce più viva e radiosa. Fortezza che è ad un tempo tutela e frutto della verginità».
Possa la Vergine benedetta, esempio di tutte le vergini e di tutte le madri, direttamente parlare al cuore dei lettori tutti, illuminandoli con la Sua soave luce, per attirarli a vivere una vita perfettamente cristiana, conformemente ai dettami del Suo Gesù.
La vita aneddotica di Santa Maria Goretti, che si presenta al pubblico, narrata da Mamma Assunta, è il complesso di tutto ciò che il sottoscritto ha osservato e ha udito, direttamente o indirettamente, dalla mamma della nostra cara Santa, durante la permanenza di lei, in Vaticano, nell’Ospizio di Santa Marta, per la solenne beatificazione della Figlia.
Le parole di Mamma Assunta, prima di essere pubblicate, sono state tutte confrontate con i processi apostolici.
[Fonte: Fondo Novarese Causa di Beatificazione]


Scrivi un commento