7 ottobre 1954: nasce il primo laboratorio per ammalati
La presenza materna dell’Immacolata durante le varie fasi della costruzione della Casa “Cuore Immacolato di Maria” fu ripetutamente avvertita, non solo per i suoi interventi per il proseguimento dei lavori più volte interrotti “per mancanza di fondi”, ma anche per la sua assistenza ai lavori. Una grossa frana investì 4 operai che rimasero miracolosamente illesi. Un camion fu sul punto di precipitare da una scarpata e rimase prodigiosamente sospeso. Certo il più clamoroso fu l’intervento su Claudia Giustiniani, una delle prime Silenziose operaie della Croce che il 16 agosto 1954 fu prodigiosamente guarita da una coxite tubercolare destra che aveva prodotto la distruzione della testa del femore. Ad un’ubbidienza data da Sorella Myriam, lasciò le stampelle davanti all’immagine della Madonna. Così Mons. Novarese commentò il fatto: “Arrivare agli infermi mediante la stampa, la corrispondenza, la radio ed i raduni poteva già costituire uno scopo quanto mai concreto. Da parecchio tempo però sentivamo la mancanza di qualcosa… Parlavamo sovente di aprire un Laboratorio. Si discuteva il luogo, chi porre a capo del Laboratorio stesso, ma erano tutte cose indeterminate. A toglierci di imbarazzo venne, come sempre, la Madonna stessa. Con la guarigione di Claudia Giustiniani tutto veniva appianato: l’incaricata ed il genere del Laboratorio… Potranno partecipare al Laboratorio tutte le sorelle di sofferenza, impedite, che intendono dedicare la propria vita alla valorizzazione della sofferenza mediante il lavoro stesso. Potenziare, allargare, moltiplicare i Laboratori è compito del Centro e dei Fratelli degli Ammalati che sanno valutare e sostenere questo apostolato”.
Il primo Laboratorio si costituì il 7 ottobre 1954 nella Casa del Pellegrino di Re, in attesa che fosse trasferito prima nella Casa “Sacro Cuore” (1958), poi finalmente nella Casa “Cuore Immacolato di Maria” (1960). Quando le difficoltà furono tante e venne a Monsignore la tentazione di lasciare Re per andare altrove a costruire la Casa “Cuore Immacolato di Maria”, il pensiero che la Madonna era intervenuta proprio lì con un segno così chiaro per dar vita anche ai Laboratori per Ex ammalati rimasti impediti, lo trattenne, nella fiduciosa sicurezza che la Madonna sempre avrebbe aiutato a superare anche tutte le altre difficoltà, non solo finanziarie.
Sulla strada aperta da quell’intervento dell’Immacolata furono in seguito creati i Corsi di qualificazione professionale per handicappati, sia per il settore maschile, sia per quello femminile, sempre distinti: non si può infatti lavorare se prima non si impara.
[Fonte: Summarium super dubio – Causa di Beatificazione Mons Luigi Novarese]


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