23 luglio 1965: il beato Luigi Novarese chiede a papa Paolo VI di poter istituire l’Unione Mondiale degli Ammalati

Nel luglio 1965, il Servo di Dio inizia a preparare un vero e proprio Statuto per l’Unione Mondiale degli Ammalati. In sostanza si tratta di un’intesa di tutti i sofferenti del mondo sullo stesso piano del lavoro nell’intento di affermare sempre di più la dignità della persona umana e la missione salvatrice del dolore santificato dalla grazia. Lo scopo principale di questa Unione è quello di «riunire tutti i sofferenti nel vincolo dell’Immacolata, Mater Ecclesiae, affinchè alla scuola di sì eccelsa Madre imparino a santificare il dolore sull’esempio del Divin Modello Gesù Cristo e a mettere a disposizione della Chiesa tanta umana sofferenza santificata dalla grazia».697 Una volta messo a punto lo Statuto, mons. Novarese pensò di sottoporlo all’attenzione del Santo Padre. Il 23 luglio 1965 rivolge una richiesta a Paolo VI di poter istituire l’Unione Mondiale degli Ammalati: I Volontari della Sofferenza che hanno preso vita il 17 maggio 1947 col benevolo incoraggiamento della Santità Vostra, quando era ancora sostituto di Stato, ora sono circa 60.000. Essi sono estesi oltre che in Italia anche in Svizzera, Francia, Guatemala, Sudan, Stati Uniti, Cina, Malta, ecc. Vorremmo nello spirito dell’Enciclica Ecclesiam Suam e del Concilio Ecumenico, specialmente considerando la bella e quanto mai opportuna dichiarazione di Maria Mater Ecclesiae, dare inizio all’Unione Mondiale degli Ammalati, Unione dai nostri iscritti tanto attesa

 

[Fonte: Summarium super dubio Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]