Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Credere come Pietro
con il cuore di Paolo
Commento
Non conosco l’autore di queste parole, incise davanti all’altare maggiore della cattedrale di Eger (Ungheria).
Da quando le lessi, tanti anni fa, sono diventate il motto che, per me, meglio racchiude ed esprime il significato dell’odierna solennità.
CREDERE come Pietro: amalgama di Fede viva, irruente, appassionata verso il proprio Maestro – a parole riconosciuto e professato Cristo, Figlio di Dio di eterna Parola! – … fino al punto di usare la spada per difenderlo.
Salvo poi rinnegare anzitutto il proprio sentire, e per tre volte il legame con Gesù… per la fifa di essere come Lui arrestato e condannato!
COL CUORE di Paolo: dottissimo ebreo della miglior scuola rabbinica, che presuntuosamente “sapeva tutto” del Messia… ma accecato da quel sovrabbondante zelo, fino al punto di volerne eliminare gli spiazzanti seguaci.
Poi… atterrato dalla Luce e dalla Parola del Verbo… che gli svela fino all’osso il proprio abominio, e gli rimette in petto un cuore grondante d’infaticabile ed inesauribile Amore. Verso Cristo, ed i Fratelli tutti!
PIETRO e PAOLO: quintessenza di ribollente, “errante” umanità… pienamente, totalmente riafferrata dagli abissi delle proprie passioni, per essere riplasmata dall’Amore, e divenirne perenne lampada che indica a ciascuno di noi la sempre possibile via della sola, unica, vera Conoscenza nella Fede. Capace di ardere fino al dono totale di sé.
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