Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo. *
A cura di Maria Teresa Neato
Sergej Esenin (Sergéj Aleksándrovič Esénin, Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925) fu il “giovane poeta dai capelli d’oro” russo. La sua travagliata vita – che trovò tragica fine con un presunto falso suicidio – risultò vibrante e turbolenta, come i versi che scriveva. Nato in una famiglia di contadini a Konstantinovo, si distinse rapidamente per un talento poetico crudo e profondo.
In questo mondo puoi cercare tutto,
tranne l’Amore e la morte.
Ti troveranno quando arriverà il momento.
Commento
Dicono che il valore di un artista si misuri anche dalla sua capacità di esprimere al meglio i tratti caratteristici del momento storico in cui vive. Esenin parrebbe averlo fatto con le proprie poesie, eco di un’esistenza controversa, travagliata e turbolenta, in perenne tensione tra la semplice genuinità delle proprie origini contadine, e la narcisistica ricerca dei piaceri legati alla gloria mondana. Divenendo in tal senso un “profetico” esemplare umano, che ha ben incarnato le indefinibili contraddizioni dell’uomo contemporaneo.
Il frammento poetico qui proposto, avvalora la tesi che il suo “suicidio” sia stato inscenato, onde coprire l’eliminazione di un personaggio scomodo per il Regime russo.
Le sue poche, scarne parole, monumento alla Verità primigenia ed eterna sottesa al mistero della Vita, raggiungono per osmosi profonda LA Parola del più bel Poema mai scritto sul tema: ” …forte come la morte è l’Amore” (Ct 8,6).
Forte, invincibile nella propria essenza, che sta nel forziere del Cuore di Dio… ma anche COSÌ INDIFESO, l’Amore… perché da Lui continuamente ri-posto nella fragile coppa delle nostre mani, della nostra traballante, spesso cieca libertà!
Oggi 20 luglio 2025 ricordiamo i 41 anni dalla morte del Beato Luigi Novarese.
Fiduciosi nella Infinita Misericordia di Dio chiedo perdono al caro Monsignore per non aver ascoltato fino in fondo la chiamata di Dio alla Sua sequela.
Un grande Grazie al caro Monsignore, nostro padre, che certamente ci ha già perdonato anticipando il nostro tardivo pentimento.
Accompagna il nostro cammino sino alla auspicata meta, un Grazie profondo .
Antonio