Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Il poeta Pedro Salinas nacque a Madrid nel 1891. Professore universitario, allo scoppio della guerra civile passò negli Stati Uniti, e insegnò nella John Hopkins University e all’Università di Porto Rico. Morì nel 1951, a Boston.
A te si giunge solo attraverso di te.
Ti aspetto.
Io certo so dove sono, la mia città,
la strada, il nome con cui tutti mi chiamano.
Ma non so dove sono stato con te.
Lì mi hai portato tu.
Come potevo imparare il cammino se non guardavo altro che te, se il cammino erano i tuoi passi, e il suo termine l’istante che tu ti fermasti? Cosa ancora poteva esserci oltre a te offerta, che mi guardavi?
Ma ora, quale esilio, che assenza essere dove si è! Aspetto, passano i treni, il caso, gli sguardi. Mi condurrebbero forse dove mai sono stato. Ma io non voglio i cieli nuovi. Voglio stare dove sono già stato. Con te, tornare. Quale immensa novità tornare ancora, ripetere, mai uguale, quello stupore infinito!
E finché tu non verrai io rimarrò alle soglie dei voli, dei sogni, delle scie, immobile. Perché so che là dove sono stato né ali, né ruote, né vele conducono. Hanno tutte smarrito il cammino. Perché so che là dove sono stato si giunge solo con te, attraverso di te.
da “La voce a te dovuta”, Einaudi, Torino, 1979
Commento
Ogni poesia d’amore può parlarci anche di Dio.
Perché Lui È L’AMORE!
L’essenza, la sorgente di tutti i battito del nostro amare, e l’oceano infinito in cui alla fine essi confluiranno… Per sempre!
E noi lo aspettiamo. Ogni giorno, ogni volta che cerchiamo comprensione, tenerezza, perdono, pace. Raggiungibili solo attraverso di Lui.
Ma quello che crediamo di sapere, di noi stessi… è e sarà continua, estatica scoperta. Godibile nella misura in cui SIAMO con Lui. Che instancabilmente ci porta!


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