«La società cammina verso una notte buia, in cerca di una felicità che non può trovare, perché lontana da Dio. Il brutto è che la società non si accorge di star male, non avverte il «suo vero» malessere ed è invece boccheggiante! Per questa umanità, costituita dal nostro prossimo, i nostri fratelli, tutti siamo chiamati a cooperare. Se tutti abbiamo cooperato con i nostri peccati a rendere questa situazione tanto penosa, tutti dobbiamo cooperare con l’accettazione della sofferenza a renderne migliore la sorte».

 

(Beato Luigi Novarese, L’Ancora, n. 8-9, agosto-settembre 1951)