1 dicembre 1982: il beato Novarese parla della Casa “Cuore Immacolato di Maria”

Fu certamente il frutto più grande del primo corso di Eserci­zi spirituali, i primi nella storia della Chiesa, fatto per ammala­ti e handicappati: il frutto più grande perché garantì la continui­tà dell’iniziativa. Ma come sia nata la Casa di Re, lasciamolo raccontare dallo stesso Mons. Novarese il quale, iniziando a Re un corso di Esercizi per soli Silenziosi Operai della Croce, il 1 dicembre 1982 disse: “Siete nella Casa di Re che si chiama “Casa Cuore Imma­colato di Maria”“.

Chi ha voluto questa Casa? Chi le ha dato il nome? Gli ammalati! Gli ammalati l’hanno voluta nel 1952 a conclusione del primo corso di esercizi spirituali che il sottoscritto e la Sorella Elvira Myriam hanno fatto per loro, come esperimento, dopo il pellegrinaggio dei sacerdoti malati a Lourdes.

“Gli ammalati dunque hanno fatto un corso di esercizi spirituali ad Oropa, presso il Santuario della Madonna, in provincia di Vercelli. Questi ammalati espressero un desiderio: “Vogliamo una Casa dove noi possiamo incontrarci per fare gli Esercizi spirituali anche se siamo impediti e barellati”.

“L’hanno voluta quindi gli ammalati che le hanno dato anche un nome che sintetizza il programma del loro apostolato.

“Com’è sorta? Si è iniziato con 9.200 lire offerte da loro e si è concluso il pagamento di essa, compresa Cappella ed Aula Ma­gna, con 1.400.000.000. = (un miliardo e quattrocento milioni) di li­re.

“Chi l’ha pagata? La Provvidenza; l’Immacolata stessa, e, oserei dire, con interventi Suoi diretti.

“Come si è proceduto? Dal 1952 al 1960 si è lavorato per costruire la Casa. “Prima Pietra” è la statua della Madonna che ve­dete sull’Altare, messa, a quell’epoca, sul prato là davanti. E poi, perché non si rovinasse troppo, durante l’inverno, le abbiamo messo un po’ di assi attorno. Niente più.

 

[Fonte: Summarium super dubio Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]