“Questo è il giorno che ha fatto il Signore; rallegriamoci. Cristo è risorto”!

E come è bello sentire, questo annuncio dalla bocca di Pietro, come avete udito un istante fa, nella prima lettura.

Noi siamo testimoni!

Chi lo dice?

Colui che lo aveva rinnegato, nella Passione! Eppure acquista il coraggio nella forza dello Spirito Santo di attestare la verità. Ugualmente Giovanni, l’apostolo della fedeltà: “E noi abbiamo visto, e con Lui abbiamo trattato, e con Lui abbiamo mangiato, le nostre mani l’hanno toccata”, Cristo veramente, storicamente è risorto!

Questa risurrezione impone a noi, per debito di coerenza personale di fronte a Dio, impone a noi un cambiamento di vita. E ve lo siete proposto, entrando in Associazione per chiamata dello Spirito Santo. Voi dovete trasformarvi, diventare creature nuove, proprio come insiste il Santo Padre, nel suo Magistero. Noi dobbiamo vincere la desacralizzazione che esiste nella Chiesa. Non si vince con le parole e nemmeno coi discorsi, né con gesti teatrali. Si vince con la propria testimonianza, silenziosamente vissuta.

 

Testimoniare

La verità non ha bisogno di essere gonfiata, vale sola!

Ed allora, in questo bel giorno della Santa Pasqua, vi annuncio il programma che deve essere la chiave della nostra trasformazione:

* rimanere, nella nostra attività di Silenziosi Operai della Croce, accanto, al Cuore di Cristo, trapassato da una spada, quale fonte di grazia, con i sentimenti e con l’operosità, della Vergine Santa;

* avere in noi, accanto a Gesù, i sentimenti dell’Immacolata;

* impegnarci personalmente ad arrivare ad avere questi sentimenti, in noi vivi, attorno a noi operanti.

 

E’ il punto chiave della nostra trasformazione e questo punto, non può essere che frutto dell’azione dello Spirito Santo, il Quale agisce in noi, come ha agito nell’Immacolata e continua ad agire nel tempo, per mezzo della Vergine Santa.

L’Immacolata, è l’unica, e fedele sposa dello Spirito Santo; ne condivide le sorti di sposa, ne condivide il lavoro, ne condivide il fine.

  • Condivide la sorte: azione santificante da parte dello Spirito Santo in noi, in piano  verticale sempre, nella ricerca della volontà di Dio.
  • Ne condivide il lavoro… due frutti all’azione dell’Immacolata, per opera dello Spirito Santo: la nascita, nel tempo, del Verbo Incarnato; la nostra santificazione, che siamo il completamento di Nostro Signor Gesù Cristo.
  • Ne condivide il fine… o il Cielo, o il fallimento… totale, della nostra esistenza: qualunque sia la vetta che voi possiate toccare, se non è il Cielo, è un fallimento.

 

…E cosa importa acquistare anche tutto il mondo, se poi perdete l’anima vostra, l’anima nostra! “Tutto e niente” (S. Teresa), “Tutto passa (S. Teresa ancora), Dio solo resta”, realtà inconfutabile, per tutti! Ed allora, più acquisteremo lo spirito dell’Immacolata, più lo Spirito Santo agirà in noi. “Lo Spirito, che è Verità, non parlerà da solo, ma prenderà da me e vi condurrà lungo tutta la Verità”. Lo Spirito Santo è luce, “Dio da Dio, luce da luce”. E’ la luce della verità, agisce in chiarezza… di parole e di intenzioni; agisce in chiarezza di operosità, come quel cero pasquale; ci porta ad una luce personale sempre più vivida, più chiara! Una luce che non ha bisogno di spiegazioni, illumina di per sé.

 

Lo Spirito Santo è forza!

Ma guardate gli apostoli! Chi erano? Che cosa diventarono?

Guardate la storia della Chiesa, quali anni torbidi ha passato! Quali nocchieri ha avuto! Santi o meno santi, ma tutti successori di Pietro.

Che significano queste poche parole? Significa che chiunque sia, a capo della Chiesa, cammina nella forza dello Spirito Santo. E la Chiesa, sempre ha camminato in questa forza e ha lasciato una traccia che non può essere assopita da nessuna azione, né da parte dei figli, né da parte dei contorni. La Chiesa è rimasta Chiesa e continua la sua missione, nonostante noi. Meditate queste frasi, sono pesanti.

 

Lo Spirito Santo è calore, è amore!

E l’amore, come diceva Paolo VI, è ingegnoso nella carità! Non è piatto… come l’odio, come colui che cerca il danno delle anime… segue sempre le stesse strade!

Ma l’amore è ingegnoso, proprio perché è amore. L’amore tutto spera! La carità non viene mai meno: cesserà la fede…, cesserà la speranza…, rimarrà la carità.

 

Ed allora la nostra vita sarà uguale a quella di Nostro Signor Gesù Cristo risorto, saremo allora morti al peccato, saremo forti nelle tentazioni.

Il mondo è il mondo! E ha realmente le sue suggestioni, ha le sue attrattive, non possiamo chiudere gli occhi. Se siamo in questa società di oggi, e non sto a descriverla, se siamo in questa società, è perché il mondo ha la sua attrattiva e la desacralizzazione è arrivata a questi confini.

Tocca a noi a svegliarci, personalmente, senza rumori: vivere il nostro programma di santità!

Dovremo essere intrepidi nell’annuncio del programma di Nostro Signor Gesù Cristo che presenta a tutti,

non soltanto a voi, ma ad ogni battezzato:

  • “chi vuoi venire dietro di me, rinneghi se stesso (umiltà)
  • “prenda la propria croce” (sacrificio)
  • “e mi segua”, vale a dire: “Io solo do la risposta vera…. e all’umiliazione e alla penitenza”.

 

Forti allora, in questo programma!  Ed allora sarà il programma dell’umiltà, sarà il programma dell’ubbidienza, che Gesù Cristo ci ha tracciato nella via della redenzione, che ci porterà alla santità e ad essere sostegno nella vita della Chiesa, come il Papa e come tutta la gerarchia lo vuole.

 

[Fonte: Fondo Mons. Luigi Novarese – Causa di Beatificazione]