27 luglio 1993: ricordando il ritorno alla Casa del Padre della Serva di Dio Anna Fulgida Bartolacelli –  Silenziosa Operaia della Croce – attraverso il suo Testamento Spirituale

 

W Maria

Montagnana 20 agosto 1988

 

Testamento spirituale

 

Ringrazio il Signore Iddio, la Vergine Santa, il mio Angelo Custode e i Santi Patroni per tutte le innumerevoli grazie accordatemi durante la mia vita.

Una lode ed un ringraziamento particolare vadano ai miei genitori e a mia sorella Ada, che mi hanno accettata così come ero, aiutandomi oltre che a capire i valori soprannaturali della vita, a sfruttare tutte quelle capacità umane che avevo e di conseguenza a trovare la gioia di vivere e lo scopo per cui soffrire.

Ringrazio anche tutte le persone care, parenti ed amici, che mi hanno voluto bene e fatto del bene, in modo speciale chi mi ha sostenuto nell’apostolato dei Volontari della Sofferenza, dandomi modo di realizzare la mia vocazione tra i Silenziosi Operai della Croce, in particolare la cara signora Amelia Benelli in Rebecchi.

La più viva riconoscenza ai miei Superiori che mi sono stati molto di aiuto nella crescita della mia vita spirituale.

Domando perdono per tutte le volte che non ho corrisposto alle Sue grazie e al prossimo per tutte le volte che, anche involontariamente, avessi offeso qualcuno o dato cattivo esempio.

Miei cari Fratelli e Sorelle di Associazione, desidero lasciarvi per iscritto il mio ardente desiderio di continuare l’apostolato dei Volontari della Sofferenza rispettando l’identità e lo scopo dell’Associazione.

Conservate in voi la fede: in essa troverete la forza per superare le inevitabili prove della vita.

Ricordatevi che il dono della fede è grande e vi renderà contenti anche nel dolore e sappiate che esso purifica.

Abbiate un cuore grande per chi soffre più di voi, perdonatemi se avete trovato in me qualche manchevolezza, sappiate però che vi ho sempre voluto tanto bene.

Sappiate ringraziare Iddio delle gioie che vi concederà nella vita e come vi dissi sopra, guardate a chi soffre di più, aiutate gli altri a valorizzare il proprio dolore tramite una vita di grazia e a farne fonte di bene per sé e per i fratelli.

Vi ringrazio di quanto mi avete fatto e dato di buono nella mia vita terrena: vi saluto e vi stringo tutti indistintamente al cuore, particolarmente mio fratello Giovanni e familiari.

 

In fede

Bartolacelli Anna Fulgida