20 LUGLIO 1984: IL BEATO LUIGI NOVARESE TORNA ALLA CASA DEL PADRE
La mattina del venerdì 20 luglio 1984, verso le 6,45 il Fratello Armando passa per misurargli la pressione che trova leggermente rialzata, ma non in modo che desti preoccupazione. Alla richiesta di Armando, dice di non aver riposato molto. “Forse per la preoccupazione del Pellegrinaggio a Lourdes?” chiede Armando. “Anche!” ‑ risponde Monsignore. Si ritira l’infermiere ed egli si porta, come al solito, al bagno. E’ lì che dopo aver terminato le sue pulizie personali, si sente male, ma riesce a portarsi fino al proprio letto, già completamente vestito. Sono le ore 7.30.
Chiama col citofono Sorella Myriam che accorre e lo trova molto sofferente con grande mal di petto e difficoltà di respirazione. Mentre essa preoccupata si avvia per chiamare qualcuno della Comunità, che in Chiesa partecipa alla Messa, Monsignore la ferma e le dice:
“Mi ascolti, ho ancora pochi minuti di vita. In nome di Dio e dell’Immacolata le do l’ubbidienza di continuare l’apostolato che abbiamo iniziato assieme. Ora tocca a lei, Sorella Elvira, di andare avanti. Le metto vicino Don Luigino: lei lo aiuterà a conoscere più a fondo l’apostolato!” Poi prende la statuetta della Madonna che ha sempre avuto sul comodino, la bacia con trasporto e se la stringe al cuore. La dà da baciare a Sorella Elvira e la benedice.
Ma bisognava far qualcosa. Sorella Myriam chiama Armando (l’infermiere); Don Luigino, finita la celebrazione della Messa, parte per chiamare il medico. Ci si mette a contatto con la Comunità di Roma per chiedere alla Sorella Pierangela, medico, un consiglio per qualche pronto intervento. Una seconda auto parte per acquistare una bombola di ossigeno. Si telefona a Re per chiedere preghiere agli ammalati. Ma le cose precipitano. Mons. Novarese sempre seduto sul letto, sostenuto da Armando, senza perdere mai la serenità del volto ha la respirazione sempre più difficile: l’edema polmonare sta stroncando la sua vita. Sorella Myriam si inginocchia e presente Armando e Sorella Helena, infermiera, recita la Consacrazione alla Madonna:
“Monsignore ‑ gli dice Sorella Myriam ‑ se ha seguito la consacrazione, mi dia un cenno!”. Mons. Novarese muove le labbra, poi volge lo sguardo verso la porta come per accogliere Qualcuno, sfiora un luminoso sorriso… e spira! Sono le 8,05. Arriva il medico che constata il decesso.
[Fonte: Summarium super dubio Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]


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