Il 18 giugno verrà presentata la nuova Enciclica di Papa Francesco.
Si intitola “Laudato si’, sulla cura della casa comune” e richiama subito al Cantico delle Creature di san Francesco, un inno a Dio e alla fratellanza tra l’uomo e il creato.
Bergoglio, fin dall’inizio del suo Magistero, ha sempre dimostrato una grande sensibilità verso i temi ambientali, manifestando così ancora di più grande affinità con il Santo di Assisi che vedeva nella natura il segno dell’amore di Dio: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra madre terra”, scriveva nel Cantico delle Creature.
Sin dalla messa di inizio pontificato Bergoglio, citando proprio san Francesco d’Assisi, raccomandò di “avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo”. Un compito, sottolineò quel giorno, che “non riguarda solamente noi cristiani” ma ha “una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti”. All’ambiente Bergoglio ha poi dedicato passaggi significativi dei suoi interventi come quello alla Fao o al Parlamento europeo.
La “Laudato si'” segue la prima enciclica di Papa Francesco, “Lumen Fidei”, che arrivò pochi mesi dopo la sua salita al Soglio di Pietro, nel luglio 2013: un testo sul quale aveva a lungo lavorato il suo predecessore Joseph Ratzinger.
Radio Vaticana spiega che a illustrare il documento ai media, giovedì 18 giugno, saranno il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Sua Eminenza il Metropolita di Pergamo John Zizioulas in rappresentanza del Patriarcato Ecumenico e della Chiesa Ortodossa, e il prof. John Schellnhuber, fondatore e Direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research.
Il testo dell’Enciclica sarà a disposizione in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese (in formato cartaceo e/o digitale).