A Novarese è stato intitolato il nuovo percorso che unisce la Casa di cura che porta il suo nome alla strada provinciale di Villareggia. “Novarese ha dedicato la vita ai sofferenti – ha detto il sindaco Fabrizio Salono, accanto al quale era presente il collega Massimo Pissinis, primo cittadino di Moncrivello – e ha organizzato proprio qui, nei locali dell’ex seminario del Trompone, i primi corsi professionali per i disabili. Da questa strada che oggi gli dedichiamo, passeranno altri malati e il beato continuerà a vegliare su di loro”. Don Alberto Carlevato parroco di Mazzè, Tonengo e Villareggia, ha intonato gli inni, il Moderatore Generale dei Silenziosi Operai della Croce, il polacco don Janusz Malski, ha officiato il rito di benedizione, don Giovan Giuseppe Torre, già Moderatore Generale degli SODC dal 1996 al 2007, si è rivolto alle comunità e ai sindaci della zona: “Noi Silenziosi Operai della Croce siamo qui da oltre quarant’anni e io vi ringrazio per avere aperto i cuori ai nostri ragazzi disabili e per averli accolti quando furono costretti a lasciare la struttura di Arco di Trento perché non graditi ai vip e agli albergatori. E’ bello vedere riconosciuta qui l’opera del beato Novarese che ha saputo trasformare il dolore dei malati in fervida preghiera per la salvezza del mondo”. Fra gli altri presenti, l’assessore regionale al Lavoro e Istruzione, Gianna Pentenero, la direttrice sanitaria del Centro di recupero e rieducazione funzionale di Moncrivello, Pierangela Cavallino, la responsabile regionale del CVS, Giovannina Vescio. Alle 10,30, terminata la cerimonia, don Torre ha celebrato la messa nel Santuario dedicato alla Vergine del Trompone.