“La gioia dell’amore”. Questo il titolo della nuova esortazione apostolica di papa Francesco, scritta a conclusione del percorso dei due sinodi dedicati alla Famiglia. 264 pagine suddivise in 9 capitoli, è stata resa pubblica qualche giorno fa. Tanti i temi trattati: il pericolo dell’individualismo e il calo demografico «dovuto ad una mentalità antinatalista e promosso dalle politiche mondiali di salute riproduttiva»; l’importanza della casa: «una famiglia e una casa sono due cose che si richiamano a vicenda». Per questo «dobbiamo insistere sui diritti della famiglia, e non solo sui diritti individuali. La famiglia è un bene da cui la società non può prescindere, ma ha bisogno di essere protetta». E ancora: lo sfruttamento dell’infanzia: «l’abuso sessuale dei bambini diventa ancora più scandaloso – scandisce Francesco – quando avviene in luoghi dove essi devono essere protetti, particolarmente nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità e istituzioni cristiane»; l’attenzione agli anziani che «fa la differenza di una civiltà».
La famiglia protagonista, dunque. Anche della Pastorale: Francesco chiede «uno sforzo evangelizzatore e catechetico indirizzato all’interno della famiglia» e «una conversione missionaria» di tutta la Chiesa, perché non ci si fermi a «un annuncio meramente teorico e sganciato dai problemi reali delle persone». La pastorale familiare «deve far sperimentare che il Vangelo della famiglia è risposta alle attese più profonde della persona umana». Si insiste sulla necessità di una maggiore formazione interdisciplinare e non soltanto dottrinale dei seminaristi per trattare i problemi complessi delle famiglie oggi.
Dall’importanza della sessualità, «un regalo meraviglioso di Dio», a due capitoli-vademecum sul volersi bene di moglie e marito, l’esortazione apostolica è un vademecum per gli anni a venire con la famiglia al centro di tutto, perché «è un bene da cui la società non può prescindere».