C’è una Porta Santa nel Santuario di Valleluogo, aperta per tutto il mese di maggio.
Così ha decretato il Vescovo, Monsignor Melillo, in vista della festa del Santuario, celebrata nel giorni di Pentecoste.
Nel festa dell’Ascensione, accompagnati dalle parole della Lettera agli Ebrei, siamo entrati simbolicamente non in “un santuario fatto da mani d’uomo” ma in quello vero e definitivo che è Gesù Cristo.
Il Rito di apertura della Porta è iniziato accanto alla statua del Sacro Cuore, collocata nel piazzale, per poi proseguire nel breve pellegrinaggio verso la chiesa di cui don Tonino ha spalancato con gioia le porte.
Così, tutti noi, siamo abbiamo avuto “piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne”.
Consapevolmente raccolti nella preziosità del rito eucaristico, abbiamo ricevuto a piene mani la grazia di Dio e rafforziamo ogni giorno
“la professione della nostra speranza” (Seconda Lettura dell’Ascensione, Eb, 24-28; 10, 19-23).