Il 26 maggio è morto Toni Bertorelli. L’attore, celebre per i suoi ruoli da caratterista al cinema e in tv, aveva 69 anni. Fra i ruoli più recenti, quello del cardinale Caltanissetta in The young pope di Paolo Sorrentino. I funerali si sono svolti ieri, 29 maggio presso la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.
Bertorelli da alcuni anni aveva conosciuto i Silenziosi Operai della Croce frequentando la Comunità di via di Monte del Gallo (Roma) e approfondendo il carisma del beato Luigi Novarese.
Riportiamo alcuni stralci del saluto di commiato pronunciato durante il rito funebre dal Moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, don Janusz Malski.

“Toni è stato un nostro amico – un amico dei Silenziosi Operai della Croce – e un nostro compagno di strada. Mi piace ricordarlo mentre percorreva il cammino verso la nostra chiesa di Maria Immacolata, lungo la salita di via di Monte del Gallo, che era per lui il cammino del suo incontro con il Signore.
Di questo cammino Toni ha parlato nel suo libro “Voglio vivere senza di te” che è il racconto della sua battaglia contro l’alcol, ma anche, credo, il suo autoritratto spirituale. “Mi è costato molto scrivere questo libro – diceva Toni – ma l’ho fatto per aiutare tanti ragazzi a non lasciarsi imprigionare dall’alcol. E ho scritto questo libro anche per amore e timor di Dio al quale devo tutto: la mia morte e la mia rinascita, il miracolo della mia resurrezione”.
Di questa resurrezione Toni parlava anche con noi, Silenziosi Operai della Croce. Quando era ospite della nostra comunità, gli capitava di ricordare la sua vita: la notorietà, il successo, tanti film e spettacoli teatrali, ma anche la malattia, il trapianto di fegato, la sofferenza.
Nel vivere la sofferenza Toni aveva trovato una guida nell’insegnamento del nostro fondatore, il beato Luigi Novarese. Lui, che prima di diventare sacerdote era stato gravemente malato, ha accompagnato Toni lungo un percorso nuovo: il cammino interiore che lo ha portato all’incontro personale e spirituale con il Cristo Risorto secondo l’insegnamento di san Paolo: “Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me”.
Io non credo che questo sia avvenuto per caso. So che Toni, nel 2004, era stato uno degli attori principali del film “La passione di Cristo” di Mel Gibson. In questo film egli interpretava il personaggio di Anna, uno dei capi del Sinedrio che condannarono a morte Gesù.
Nella finzione cinematografica Toni recitò la parte di uno dei persecutori di Gesù. Ma nella vita reale egli diventò un testimone di Gesù, un amico innamorato, un apostolo di Gesù.
Toni gridò al mondo la gioia della sua conversione. Volle far sapere a tutti che l’incontro con Gesù risorto lo aveva fatto rinascere, aveva cambiato la sua vita, aveva fatto di lui un altro uomo.
Grazie Toni. Grazie amico carissimo, per la tua sincerità, la tua generosità, la tua testimonianza. Ti porteremo nei nostri cuori”.