Caro Giacinto,
da tempo sapevamo della tua malattia, non lo hai tenuto nascosto, lo hai condiviso con noi ma soprattutto sei stato presente fino a quando la malattia te lo ha permesso.
Tu c’eri sempre, fin dal primo giorno in cui il CVS muoveva i primi passi alla Centofinestre accompagnando i malati, quanti ne hai conosciuti!
C’eri per i sacerdoti anziani che accudivi con affetto, c’eri per i ragazzi e mi sembra di vederti vestito da Babbo Natale mentre distribuivi caramelle o per accompagnarli quando a San Giuseppe arrivavano le giostre, o ancora mentre cuocevi le castagne per tutti.
Eri presente per la Cascina Serniola, non esisteva oggetto che tu non potessi riparare e il parco con i suoi alberi e i suoi fiori è tutta opera tua. Instancabile, sempre. Non ti mancava la fantasia né l’abilità nel creare con il legno. La tua ultima realizzazione è stata l’“Albero della speranza” che hai voluto dedicare al beato Novarese e soprattutto l’hai voluta fortemente per portare conforto a tanti ammalati, donandola all’Hospice di Casale.
Caro Giacinto, sarà difficile non vederti arrivare al nostro prossimo incontro, ma tu ora hai abbracciato la speranza della vita eterna e ti vediamo con il tuo sorriso che ci dici “Io ci sono, tutto quello che posso fare, lo faccio”. Lì dove sei non starai certo con le mani in mano.
Ciao Giacinto.
Con noi per sempre,
il tuo CVS