«La mia vita è per te Chiesa di Casale Monferrato. Oggi vengo a te con la mia persona, portandoti un dono, il dono grande del ministero episcopale».
Mons. Sacchi ha poi chiesto ai fedeli di pregare per lui: «Voi fratelli e sorelle della Chiesa di Casale dovete aiutarmi a valorizzare questo dono, per metterlo nel punto più alto perché faccia luce a tutti». Durante la funzione, tra i santi è stato invocato anche il beato Novarese.
Prima della messa in cattedrale, mons. Sacchi ha incontrato la delegazione del CVS diocesano e fatto visita agli ammalati del R.I.S.S. “Mons. Oreste Minazzi” dell’Opera Diocesana Assistenza. Subito dopo ha ricevuto il caloroso benvenuto da parte dei giovani della diocesi e ha incontrato le autorità cittadine, il Sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, il presidente della Provincia, Gianfranco Baldi, e il prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri in piazza Mazzini.
«Lo riconobbero dallo spezzare il pane»: è il motto scelto da don Gianni Sacchi, ordinato vescovo il 21 ottobre scorso nel duomo di Biella. Papa Francesco lo ha chiamato per succedere a un altro presule biellese, il vescovo Alceste Catella. Monsignor Sacchi ha tratto dal Vangelo di Luca il suo manifesto programmatico: il gesto di spezzare il pane sottolinea la condivisione, e lo stesso brano del Nuovo testamento aveva accompagnato Sacchi nell’ordinazione sacerdotale 27 anni fa.
«Nel mio ministero episcopale chiedo questo al Signore: che mi aiuti ad essere almeno un pallido riflesso di Lui per accompagnare i fratelli nel loro cammino, scaldare i loro cuori con il dono della sua Parola e nella bellezza della mensa eucaristica far percepire agli occhi della fede la sua presenza di risurrezione e di vita», aveva detto mons. Gianni durante l’omelia il giorno dell’ordinazione.