Manca solo la decisione finale di papa Francesco, che sicuramente non si farà attendere. E’ stato approvato ieri, infatti, l’ultimo passo della Congregazione per le Cause dei Santi che ha riconosciuto il miracolo attribuito per intercessione del beato Paolo VI. Riguarda la guarigione di una bambina non ancora nata, al quinto mese della gravidanza. La mamma, originaria della provincia di Verona, stava portando avanti nel 2014 una gravidanza difficile ed era a rischio di aborto per una patologia che avrebbe potuto compromettere la vita del feto e della madre. I genitori decidono di proseguire la gravidanza e di affidarsi proprio a Paolo VI. La bimba nascerà prematura, ma sana.
«L’inspiegabilità della guarigione era stata sancita l’anno scorso dalla Consulta medica del dicastero – si legge su Vatican Insider a firma di Andrea Tornielli – e quindi analizzata e approvata dai teologi. L’ultimo passo era quello di ieri della riunione cardinalizia, che ha preso atto delle conclusioni dei medici e degli esperti e delle valutazioni dei teologi. Ora il cardinale prefetto, Angelo Amato, porterà il voto dei vescovi e dei cardinali a Papa Francesco. La decisione finale sarà ovviamente sua. Bergoglio annuncerà in Concistoro la data della canonizzazione, che sarà celebrata a Roma probabilmente in ottobre, durante il Sinodo dei giovani».
Papa Giovanni Battista Montini Montini (1897–1978), beatificato il 19 ottobre 2014, è stato il Pontefice che ha portato a compimento il Concilio Ecumenico Vaticano II. Ma non solo. Prima di diventare Pontefice, quando era Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, ha conosciuto Luigi Novarese e da quel momento lo ha sostenuto e ne ha incoraggiato le opere. In quindici anni di pontificato, sono tanti gli interventi, i messaggi, le lettere e gli scritti di Paolo VI sull’apostolato dell’ammalato.
«Voi, Volontari della Sofferenza – ha detto Montini in un intervento del 26 maggio 1968 – non rifiutateci il vostro prezioso dono di preghiera e di sacrificio. Noi ne faremo tesoro davanti al Signore; e siamo sicuri che voi, voi stessi per primi, ne avrete merito e ricompensa».