L’iniziativa – ha sottolineato il presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione – vuole anzitutto favorire “la conoscenza tra i vari rettori” e far approfondire le esperienze già poste in essere: un incontro per iniziare un percorso insieme. E le strade da percorrere sono davvero tante, con la partecipazione di almeno 600 responsabili, provenienti dai santuari di tutto il mondo, grandi e piccoli. Rappresentati tutti i continenti; decine i Paesi, tra cui Pakistan, Ecuador, Corea. Nel suo discorso ai partecipanti papa Francesco ha dichiarato che “i Santuari sono chiamati ad alimentare la preghiera del singolo pellegrino nel silenzio del suo cuore. Con le parole del cuore, con il silenzio, con le sue formule imparate a memoria da bambino, con i suoi gesti di pietà…, ognuno deve poter essere aiutato ad esprimere la sua preghiera personale. Sono tanti che vengono al Santuario perché hanno bisogno di ricevere una grazia, e poi ritornano per ringraziare di averla sperimentata, spesso per aver ricevuto forza e pace nella prova. Questa preghiera rende i Santuari luoghi fecondi, perché la pietà del popolo sia sempre alimentata e cresca nella conoscenza dell’amore di Dio”.
Don Marco Castellazzi, Vice Responsabile del Ramo maschile dei Silenziosi Operai della Croce, ha partecipato ai lavori del Convegno.

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL I CONVEGNO INTERNAZIONALE
PER I RETTORI E GLI OPERATORI DEI SANTUARI