Il Santo Padre durante il suo viaggio in Bulgaria, ha visitato un centro profughi vicino Sofia, dove ha incontrato 50 persone per lo più provenienti da Siria e Iraq.
Il Papa ha sottolineato, in un breve saluto ai bambini e ai loro genitori e a tutti i volontari presenti nel centro, che i bambini sempre ci aiutano a comprendere
meglio quello che succede. Un cammino doloroso ha detto il Papa, di questi bambini, delle loro famiglie nello sfuggire alla guerra, alla miseria, nel lasciare la loro
patria e cercare di inserirsi in altre aree del mondo, ma anche un senso di speranza. Poi, il Papa ha detto una cosa molto forte: “Oggi il mondo dei migranti e dei
rifugiati è un po’ una croce, una croce dell’umanità, è la croce che tanta gente soffre”. E poi il Papa ha ringraziato questi bambini, queste famiglie, per la loro
buona volontà anche in questa via crucis, in questo cammino di sofferenza nel portare buona volontà anche laddove si trovano, nei Paesi dove arrivano con
grande difficoltà e grande sofferenza. Ha chiesto la preghiera per lui e sappiamo quanto sia importante per il Papa la preghiera di chi soffre, in particolare di
questi bambini e di queste famiglie.