Canto: Passa la speranza

PASSA LA SPERANZA È GESÙ CHE PASSA IN MEZZO A NOI

PASSA LA SPERANZA SIAMO TUTTI TESTIMONI SUOI

Cristo ci ha parlato dal silenzio della croce tu se sei ammalato prestagli la voce. Il dolore resta è sempre dolore ma diventa sacro con la forza dell’Amore.

Annunciamo il Regno con la nostra vita ciascuno è sostegno lungo la salita Della nostra Chiesa ci prendiamo cura ogni mano è tesa ogni volto è un’avventura.

Quando sei un po’ stanco e non trovi un senso guarda chi ti è accanto ama il suo silenzio. Troverai la forza nuova energia nella santa sosta in Gesù Eucaristia.

Madre di speranza è per noi Maria con lei canta e danza lungo questa via. Noi, anime e corpi oltre le apparenze, cambieremo il mondo con le nostre differenze.

Sessant’anni di CVS a Taranto

Il 18 maggio scorso, il Centro Volontari della Sofferenza di Taranto ha festeggiato in maniera solenne il 60° anniversario della nascita dell’apostolato nella diocesi. A rendere speciale questo anniversario, è stata la presenza delle “Stampelle della speranza”, alle quali il beato Luigi Novarese si appoggiava al tempo della sua malattia, e che stanno facendo la loro peregrinazione nella regione Puglia. Il luogo scelto per la celebrazione eucaristica, in cui è stato ricordato questo evento, è stato il Santuario della Madonna della Salute, nella città vecchia che, dopo essere stato per vari anni chiuso al culto, è stato restaurato e riaperto lo scorso 2 febbraio, giorno della presentazione al tempio di Gesù.

Cinque i concelebranti dell’Eucaristia, tra cui anche il Moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, don Janusz Malski, venuto nella città dei due mari, per condividere con noi la duplice gioia: l’anniversario della fondazione del CVS a Taranto e la presenza della reliquia di monsignor Novarese. Insieme a lui sono venuti a ringraziare il Signore con noi, per i benefici elargiti in questi anni, il vicario dell’arcivescovo, l’Assistente diocesano e altri due sacerdoti da tempo vicini al CVS di Taranto. Sono state ricordate durante la messa le due sorelle Silenziose Operaie della Croce, Anna Nobile e Itala Ferreri, che con padre Ludovico Isceri hanno dato inizio all’Opera nella nostra città.

 

Taranto

Titolo

Molfetta, “Passa la Speranza”

L’iniziativa è partita il primo maggio, in un mese particolarmente caro al nostro Beato. È infatti il mese della Madonna, è il mese in cui ricorre l’anniversario della sua prima apparizione a Fatima, il 17 maggio del 1943 è nata la Lega Sacerdotale Mariana. Ma soprattutto è il mese della beatificazione del Fondatore: l’11 maggio 2013 presso la basilica di San Paolo Fuori Le Mura a Roma. L’inizio della peregrinatio è avvenuto nell’ambito del Meeting regionale CVS, che si svolge ogni anno presso il Pontificio Seminario “Pio XI” di Molfetta. Quest’anno abbiamo avuto come ospiti la Presidente di Confederazione, sorella Angela Petitti, e la Coordinatrice nazionale, Lucia Maiolino.
Ad accoglierci, come ogni anno, il Rettore del Seminario, don Gianni Caliandro, con l’educatore del 4° anno di corso, don Sandro Ricciato, e l’animatore del gruppo di interesse di Pastorale della Salute don Sandro Rocchetti. A loro è affidata l’organizzazione della giornata, insieme ai Seminaristi. A tutti loro va un sentito ringraziamento per l’impegno profuso.
La giornata è iniziata con l’intronizzazione delle reliquie, accompagnata da un inno composto per l’occasione dagli stessi seminaristi, “Passa la Speranza”. Titolo a doppia lettura, poiché con le Stampelle “passa” la Speranza in mezzo; allo stesso tempo, però, esse ci invitano a “passarla” a chi incontriamo. A seguire il musical “Giuseppe re dei sogni”, curato e messo in scena dal CVS di Bari-Bitonto con il suo Gruppo attivo. Da qualche anno, infatti, abbiamo rinunciato alla classica relazione iniziale per valorizzare le diocesi e l’apporto che danno all’apostolato. Al termine del musical ci siamo trasferiti nella Cappella maggiore del Seminario con le reliquie del Beato, per la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Prima della benedizione finale sono state consegnate le reliquie al Responsabile del CVS della diocesi di Lucera-Troia, da dove ufficialmente è partita la peregrinatio.
Le stampelle gireranno la nostra regione per un mese. Fin d’ora, comunque, posso dire che considero questa esperienza molto positiva e fruttuosa. Avrò sì macinato chilometri con l’Assistente regionale don Vittorio Borracci su e giù per la Puglia, nelle parrocchie, in strutture sanitarie che ospitano infermi impediti e allettati, case degli ammalati… ma porto con me negli occhi e nel cuore la gioia di tante persone rese felici da una giornata diversa e impensabile per la visita delle reliquie del nostro Fondatore, il beato Luigi Novarese (Michele Scardicchio, Coordinatore regionale CVS Puglia).

A Lucera (Fg)

A Faeto

Le stampelle della felicità

Bello questo titolo, perché corrisponde ad una realtà sorprendente, stranamente uno strumento che normalmente induce alla compassione ha portato infinita gioia. È successo a San Nicandro Garganico (Fg) dove nel giorno del primo maggio hanno fatto tappa le stampelle del beato Luigi Novarese, che in questo mese vengono portate in pellegrinaggio fra tutti i CVS della Puglia.

Nonostante la giornata festiva l’accoglienza è stata un vero successo, l’invito esteso a tutti i gruppi e associazioni religiose e non, presenti sul territorio, hanno coinvolto tutta la cittadinanza. Ad aspettare le reliquie vi erano tantissime persone con il sindaco in primis e nonostante il ritardo con la quale sono arrivate, nessuno è andato via, anzi col passare dei minuti la gente è andata aumentando. Quando finalmente è giunta la notizia che le reliquie erano all’ingresso del centro abitato, subito è partita la staffetta della Protezione Civile – AVERS – ad incontrare e accompagnare l’auto fino alla parrocchia Maria SS del Monte Carmelo dove ad attendere c’era il parroco don Giancarlo, il gruppo del Centro Volontari della Sofferenza, i gruppi del 3º ordine Carmelitano, del Preziosissimo Sangue, Terz’Ordine Francescano, dei Domenicani, del Rinnovamento, dell’UNITASI, della Croce Rossa, le varie confraternite e in particolare la confraternita del SS Sacramento che ha preso in custodia la reliquia portandola fin sopra l’altare, dove era stato predisposto un supporto con la foto del Beato accanto al quale è stata posta la reliquia, mentre sull’altare vi era una composizione floreale da cui pendevano i nastri sulla quale vi erano scritte i nomi dei vari rami dell’Associazione fondata dal Beato Luigi Novarese: “LSM – CVS – SODC – FA”.

Dopo il breve momento celebrativo di accoglienza, (perché il tempo era limitato) è stata celebrata la Santa messa del Beato con grande solennità, dopo la celebrazione la responsabile ha tenuto una breve introduzione, dando seguito a quanto era già stato detto durante l’omelia, presentando la figura e le opere del beato, soffermandosi sul miracolo che lo ha portato agli onori della altare. Il giorno dopo la chiesa è rimasta aperta per più di 2 ore durante la mattinata, con la presenza continua dei membri del CVS che davano spiegazioni a quanti si sono recati incessantemente a pregare in forma privata davanti alle reliquie. Bisogna prendere atto che il beato Luigi Novarese ha voluto farsi conoscere perché è stato un continuo alternarsi di persone che nessuno di noi aveva previsto. Quando poi è stata chiusa la chiesa, avendo la fortuna di avere una piccola reliquia, con il permesso del parroco alcuni membri del gruppo hanno girato le case degli ammalati più gravi della parrocchia e tra questi alcuni del CVS che non possono più uscire di casa. Ovunque la presenza della reliquia ha portato gioia ed emozione, con l’ausilio dell’immaginetta si è pregato insieme alla famiglia portando per qualche minuto, quella serenità che si poteva toccare quasi per mano.

Nel pomeriggio, del secondo giorno prima che le reliquie riprendessero il loro viaggio, si è tenuta una tavola rotonda sulla spiritualità del beato, esaminando in modo particolare  “I sette gradi del Silenzio interiore” che sono il cuore della spiritualità associativa. La gente accorsa numerosa, nonostante le ore 16:00, è rimasta affascinata dalla figura di questo sacerdote, che ai piedi della Madonna di Lourdes ha compreso come rispondere alle sue richieste trasformando le catene della sofferenza in ali; con le quali spiccare il volo e mettersi al servizio di Maria per vivere pienamente la volontà del Padre. In quanto vivendo la spiritualità del cvs ogni ammalato non è più disoccupato nel cantiere della redenzione, egli diventa operaio specializzato nella vigna del Signore per portare le anime sulla retta via attraverso la preghiera e l’offerta quotidiana di se stessi. Infine abbiamo salutato le reliquie recitando il Santo Rosario, ci è sembrato il modo più bello per ringraziare Dio dell’evento e accompagnare il viaggio.

L’unica nota dolente è stata l’impossibilità di dare spazio a quanti volevano intervenire  dopo la tavola rotonda. Inoltre,per un disguido,  avevamo pochissimo materiale da poter distribuire. Per fortuna l’associazione ha provveduto in modo celere a farci recapitare quanto poteva servire e il gruppo ha provveduto a farlo arrivare in tutte le comunità e associazioni.

Ringraziamo i Responsabili dell’Associazione e il parroco don Giancarlo Borrelli, che immediatamente si è messo a totale disposizione, che ci hanno permesso di godere di questo momento di grazia, ci auguriamo che ora il beato Luigi Novarese ci dia una mano a far sì che in ogni parrocchia nasca un piccolo gruppo. Lode e gloria a Dio (la Responsabile diocesana, Costantina  Di Lella)

A Sannicandro Garganico (Fg)

“Passa la speranza”… con  le stampelle del beato Luigi Novarese

Passa la Speranza è Gesù che passa in mezzo a noi”: questo è il leitmotiv con cui abbiamo accolto la peregrinatio delle stampelle del beato Luigi Novarese nella parrocchia S. Maria Addolorata alle Croci di Andria, l’11 maggio scorso. Si tratta di un’iniziativa nazionale che nella regione Puglia, ha preso avvio il 1° maggio scorso nel tradizionale meeting regionale al Seminario di Molfetta. Davvero significativa è stata per tutti noi la data dell’11 maggio, a motivo di una duplice e sorprendente coincidenza. Innanzitutto L’11 maggio è memorabile per tutto il CVS, in quanto ricorre l’anniversario di beatificazione del nostro Fondatore. Inoltre quest’anno, in tale data, si è celebrata la vigilia della 56° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni dal tema: “Come se vedessero l’invisibile”. L’apostolato del CVS e l’opera dei Silenziosi Operai della Croce non è infatti proprio una vocazione oltre le apparenze? Non è forse una chiamata a scrutare orizzonti infiniti di senso al di là degli angusti spazi del dolore che ottenebrano la gioia di vivere? Direbbe a tal proposito con fermezza Novarese: «Fammi credere o Signore nella forza costruttrice del dolore. Voglio comprendere che la vita non è solo quella che io vedo, voglio allargare i miei orizzonti, diventare uno strumento del tuo amore»! E’ stato proprio il canto di questa nota preghiera, ad  accompagnare la prima tappa di meditazione del nostro pomeriggio, seguita dal rosario novaresiano. A questi due momenti di preghiera semplice, intima e raccolta, ha fatto sèguito, la  tappa finale, ovvero la celebrazione eucaristica, che si è conclusa con la venerazione silenziosa e composta della reliquia da parte degli iscritti al CVS di Andria, dei simpatizzanti, e dei fedeli della parrocchia. Al momento del congedo della celebrazione, il nostro Assistente (e parroco della parrocchia delle Croci), don Francesco Santomauro, ha invitato a considerare la reliquia delle stampelle come un impegno missionario che tutti dobbiamo assumere, con queste parole: «Le stampelle sono servite a don Luigi Novarese per sostenere le sue fragili forze fisiche. Oggi per noi diventano metafora ad essere  “stampella” per il nostro prossimo, in qualunque condizione fisica e spirituale ci troviamo. E’ questo il regalo che simbolicamente oggi portiamo nelle nostre case».

Guardando le stampelle di Novarese, coltiviamo nel cuore la grande speranza di  un’espansione del nostro giovane apostolato nella nostra diocesi. Confidiamo in quei nuovi virgulti del Gruppo della gioia (un potenziale Gruppo attivo) che frequenta assiduamente la parrocchia S. M. Addolorata alle Croci e con il quale abbiamo intrapreso i primi passi verso la conoscenza dell’affascinante carisma del CVS. (Angela e Damiana Moschetta – CVS Andria)

Ad Andria